Wall Street oscilla sulla parità. Attesa per Motorola e LinkedIn

Dopo gli spunti positivi di ieri, torna una certa cautela sulla piazza azionaria americana, secondo quanto segnalato dai futures sui principali indici che fanno registrare variazioni percentuali molto contenute. Il contratto sull'S&P500 sale dello 0,07%, mentre quello sul Nasdaq100 mostra un impercettibile calo dello 0,03%.

Nessun aiuto è arrivato dal fronte macro visto che nell'ultima settimana le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono state pari a 269mila unità, in rialzo di 3mila unità rispetto alla lettura precedente. Il dato diffuso oggi ha deluso le attese del mercato che puntava ad una rilevazione pari a 265mila unità.

In calendario è previsto un altro aggiornamento macroeconomico che sarà diffuso mezz'ora dopo l'avvio degli scambi e si tratta degli ordini alle imprese di giugno per i quali si prevede una variazione negativa dello 0,6%, in recupero rispetto al calo dell'1% precedente.
In agenda un discorso di Robert Kaplan, presidente della Fed di Dallas.

Intanto sul fronte valutario il dollaro arretra nei confronti dello yen riportandosi ad un passo da quota 101, ma il biglietto verde si mostra debole anche rispetto all'euro che sale poco oltre area 1,114.
Prese di profitto per il petrolio che dopo il rally di ieri si riporta in area 40,7 dollari al barile, mentre l'oro guadagna terreno al di sopra dei 1.363,5 dollari l'oncia.

Tra i vari titoli da seguire Viacom (NasdaqGS: VIAB - notizie) che nel terzo trimestre dell'esercizio in corso ha riportato un utile per azione pari a 1,05 dollari, al di sopra degli 1,02 previsti dal mercato, mentre i ricavi sono stati pari a 3,11 miliardi, battendo anche in questo caso le attese degli analisti fissate a 3 miliardi di dollari.

Sempre in tema di risultati societari segnaliamo che dopo la chiusura di Wall Street si guarderà ai conti del secondo trimestre di LinkedIn e di Motorola, dai quali ci si attende un utile per azione pari rispettivamente a 0,78 e a 0,86 dollari.

Uno sguardo a Morgan Stanley (Xetra: 885836 - notizie) che ha ricevuto una proposta da parte della Corte dei Conti italiana, in base alla quale è previsto il pagamento di una somma pari a 2,9 miliardi di euro per la chiusura di una transazione su derivati stipulati con l'Italia, nell'ambito di operazioni realizzate tra il 1995 e il 2005.

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