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Youtuber multato per evasione fiscale, come sono le regole quando guadagni coi video

St3pny, lo youtuber sul quale la Guardia di Finanza ha indagato (foto: Instagram)
St3pny, lo youtuber sul quale la Guardia di Finanza ha indagato (foto: Instagram)

Stefano Lepri ha 25 anni ed è di Fiesole, vicino Firenze. Sul web si chiama St3pny ed è uno youtuber, cioè un utente web che guadagna attraverso le visualizzazioni dei suoi video e le pubblicità che contengono.

Da quando la Guardia di Finanza gli ha appioppato una multa per evasione fiscale, è diventato celebre anche fuori dalla cerchia di Youtube, ove ha un canale seguito da oltre 3,7 milioni di persone. La sua specialità è mostrare le avventure che compie all'interno di videogiochi come Minecraft e Fortnite, ma propone anche altri tipi di video con sfide di diverso genere, declinate sull'intrattenimento leggero.

Secondo i dati della Guardia di Finanza, St3pny avrebbe evaso l'Iva per 400 mila euro e non avrebbe dichiarato 600 mila euro di redditi in cinque anni, che in termini di tasse equivalgono a circa 200 mila euro. Attraverso un video lo youtuber si è difeso spiegando che anche altri colleghi hanno ricevuto e stanno ricevendo accertamenti da parte della GdF, in quanto il mestiere dello youtuber è mal regolato dalle leggi italiane.

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Fino a qualche tempo fa l'idea stessa di youtuber non esisteva nemmeno, per cui è normale che dal punto di vista fiscale ci sia da indagare. Non si sa esattamente la situazione generale italiana, perché ogni youtuber gestisce come meglio crede: chi da solo, chi attraverso manager e percentuali, chi con il commercialista di fiducia. Si tratta sicuramente di un lavoro autonomo, ma evidentemente le tasse pagate da St3pny non sono state sufficienti in relazione al suo guadagno lordo.

Attenzione: il ragazzo voleva pagare le tasse; ma non sapeva quanto. I finanzieri hanno chiarito che la condotta non è dolosa. St3pny ha affidato i suoi soldi a un'agenzia pubblicitaria che lo pagava 'a video', in proporzione al numero di visualizzazioni; ma evidentemente nel contratto da lui firmato non è stato approfondito in modo adeguato il tema delle trattenute fiscali.

Come vengono inquadrati gli youtubers? Ogni youtuber sufficientemente seguito riesce a guadagnare con i post sponsorizzati dalle aziende, realizzati su commissione, oppure tramite le pubblicità visualizzate in tutti i video pubblicati. Tali pubblicità diventano remunerative solo se lo youtuber aderisce al programma partner della piattaforma di proprietà di Google.

Dal punto di vista fiscale la gestione di questi spazi pubblicitari comporta l'obbligo di apertura di una partita IVA e la dichiarazione dei guadagni. Attualmente ciò viene categorizzato come attività commerciale. Nella maggioranza dei casi il regime fiscale più conveniente per gli youtuber è quello forfettario, ma molto dipende dai guadagni.

Ecco le parole di St3pny sulla notizia: "A seguito di vari incontri con la Guardia di Finanza in cui ho cercato di raccontare il mio lavoro, a loro in parte sconosciuto, è emerso da una loro interpretazione che il modo in cui ho pagato le tasse fosse da rivedere. Se ci sarà da rimediare a un pagamento sarà fatto in modo molto sereno con la speranza che il mestiere dello youtuber venga regolamentato presto, in modo da evitare complicazioni per tutta la categoria. Ora ci sono io sui titoloni, ma ci sono tantissimi youtuber che stanno facendo questi incontri con la Guardia di Finanza per inquadrare la situazione. Sarei davvero stupido se non pagassi le tasse per quello che faccio, visto che sul web è tutto tracciato. Se avessi voluto evadere sarei già in un paradiso fiscale a gettare banconote al vento".

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