Annuncio pubblicitario
Italia markets close in 7 hours 37 minutes
  • FTSE MIB

    34.126,15
    +186,40 (+0,55%)
     
  • Dow Jones

    38.085,80
    -375,12 (-0,98%)
     
  • Nasdaq

    15.611,76
    -100,99 (-0,64%)
     
  • Nikkei 225

    37.934,76
    +306,28 (+0,81%)
     
  • Petrolio

    84,05
    +0,48 (+0,57%)
     
  • Bitcoin EUR

    59.936,89
    +252,38 (+0,42%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.387,60
    -8,93 (-0,64%)
     
  • Oro

    2.357,40
    +14,90 (+0,64%)
     
  • EUR/USD

    1,0734
    +0,0001 (+0,01%)
     
  • S&P 500

    5.048,42
    -23,21 (-0,46%)
     
  • HANG SENG

    17.649,58
    +365,04 (+2,11%)
     
  • Euro Stoxx 50

    4.966,33
    +27,32 (+0,55%)
     
  • EUR/GBP

    0,8577
    +0,0003 (+0,04%)
     
  • EUR/CHF

    0,9785
    -0,0000 (-0,00%)
     
  • EUR/CAD

    1,4643
    -0,0006 (-0,04%)
     

Vacanze, il turismo in Italia cresce del 9,3%

Credits: LaPresse
Credits: LaPresse

L’Italia ha un patrimonio artistico senza eguali nel mondo. E poi si mangia anche meglio che in qualsiasi altra parte del Pianeta. Inspiegabilmente, però, in 10 anni il turismo è aumentato di un misero 9,3 per cento. Secondo il Rapporto sul turismo italiano del Cnr, coordinato da Emilio Becheri e Giulio Maggiore: “In 10 anni, dal 2004 al 2014, l’Italia a causa del suo turismo interno ha aumentato le proprie presenze complessive (straniere e nostrane) del 9,3 per cento, un valore nettamente inferiore rispetto a quello dell’Unione europea (oltre il 20%)”. Meglio di noi hanno fatto anche gli scandinavi: la Svezia ha incassato un +22,5 per cento, la Finlandia un più 19 per cento e la Norvegia ha fatto registrare un +21,1 per cento.

La grandezza non c’entra. La minuscola Islanda, exploit agli ultimi europei di calcio a parte, in 10 anni ha visto raddoppiare le presenze turistiche. Estonia, Lettonia e Lituania, rispettivamente, più 54,6, 101,3 e 198,2 per cento. Roba da matti. Tornando sul Mediterraneo, pure la Spagna ha fatto molto dell’Italia: + 17,3 per cento, senza parlare del Portogallo (+ 31,8 per cento). La Francia: 42,2 per cento, il quadruplo rispetto a noi. E cosa dire della Grecia (81,0 per cento)?

Sicuramente manca quello che gli esperti chiamano “business environment”, come sostiene il World Economic Forum. Senza dubbio è anche una questione di costi. Chiedete al vostro collega dove andrà in vacanza ad agosto. Non c’è da stupirsi se la risposte sono Grecia o Croazia. Si spende molto meno che per una settimana nel nostro Mezzogiorno.

Fabrizio Arnhold

Potrebbero interessarti anche: