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Borsa Milano rimbalza ma chiude gennaio a -13%, volano Bpm e Banco Popolare

Un trader a lavoro. REUTERS/Brendan McDermid

MILANO (Reuters) - Piazza Affari rimbalza dopo le pesanti perdite di ieri, ma il bilancio settimanale rimane negativo e il saldo mensile registra un crollo di oltre il 13% per l'indice FTSE Mib, la performance peggiore da agosto 2011.

Oggi a sostenere le borse - prima quelle asiatiche questa mattina, poi quelle europee e infine Wall Street - è arrivata la decisione a sorpresa della banca centrale giapponese di tagliare uno dei tassi di riferimento sotto lo zero. L'azionario ha poi trovato un ulteriore supporto nella speranza che la Federal Reserve proceda lentamente con i futuri rialzi dei tassi di interesse dopo i dati sul Pil Usa più deboli delle attese.

Sul listino milanese le banche restano sotto i riflettori, con Bpm e Banco Popolare galvanizzate dalle attese di una fusione che si profila più vicina.

L'indice FTSE Mib chiude in rialzo del 2,57%, ma con un -2,3% a livello di settimana e un -13,2% per l'intero mese di gennaio. Il FTSE All Share guadagna il 2,46%. Volumi nel finale per un controvalore di circa 3 miliardi di euro.

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Il benchmark europeo FTSEurofirst 300 sale dell'1,8% e gli indici di Wall Street guadagnano circa un punto percentuale.

Rimbalzano con decisione i bancari, alla ricerca di un riscatto dopo l'ultima ondata di vendite legate anche alle perplessità del mercato sul reale impatto del nuovo piano del governo sulle sofferenze concordato con la Commissione europea. L'indice settoriale italiano avanza del 3,3% a fronte di un +2,4% del paniere europeo.

Con gli occhi del mercato puntati sulle prossime mosse in tema di aggregazioni, POP MILANO balza del 7,4% e BANCO POPOLARE del 9,2%.

UBI (-0,9%) resta indietro e sembra scontare le speculazioni circa un'integrazione con MPS (+1,2%). L'istituto senese ieri a borsa chiusa ha diffuso i risultati preliminari, che per gli analisti non offrono particolari sorprese e sono sostanzialmente in linea alle attese, pur mostrando segnali confortanti su asset quality e capitale.

FERRAGAMO mette a segno un progresso del 3,5% dopo i dati sul fatturato 2015, leggermente migliori delle attese. Sale di oltre il 4% LUXOTTICA in attesa dei risultati.

FIAT CHRYSLER (-0,7%) estende il ribasso di ieri, dopo gli obiettivi del piano industriale al 2018 che puntano molto su un aumento dei margini nell'area Nafta, considerato però di non facile realizzazione.

Tonica CNH INDUSTRIAL (+3,3%) che nel primo pomeriggio ha annunciato risultati 2015 migliori delle attese, una cedola di 13 cent e un buy back fino a 300 milioni di dollari, anche se qualche cautela sul 2016 ha riportato il titolo sotto i massimi.

STM (-1,3%) amplia le perdite registrate ieri dopo i risultati.

Le azioni SAIPEM salgono dello 0,7% mentre i diritti legati all'aumento di capitale da 3,5 miliardi balzano del 23% circa.

Tra i minori tonica IGD con un +3,9%. Ieri l'AD ha detto che la società si prepara a distribuire agli azionisti una cedola di "piena soddisfazione".

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