Annuncio pubblicitario
Italia markets close in 7 hours 9 minutes
  • FTSE MIB

    34.130,91
    +191,16 (+0,56%)
     
  • Dow Jones

    38.085,80
    -375,12 (-0,98%)
     
  • Nasdaq

    15.611,76
    -100,99 (-0,64%)
     
  • Nikkei 225

    37.934,76
    +306,28 (+0,81%)
     
  • Petrolio

    83,86
    +0,29 (+0,35%)
     
  • Bitcoin EUR

    59.965,39
    +234,30 (+0,39%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.387,21
    -9,32 (-0,67%)
     
  • Oro

    2.359,00
    +16,50 (+0,70%)
     
  • EUR/USD

    1,0743
    +0,0010 (+0,10%)
     
  • S&P 500

    5.048,42
    -23,21 (-0,46%)
     
  • HANG SENG

    17.675,82
    +391,28 (+2,26%)
     
  • Euro Stoxx 50

    4.968,98
    +29,97 (+0,61%)
     
  • EUR/GBP

    0,8580
    +0,0006 (+0,07%)
     
  • EUR/CHF

    0,9783
    -0,0002 (-0,02%)
     
  • EUR/CAD

    1,4654
    +0,0005 (+0,03%)
     

EUR/USD Analisi Fondamentale Giornaliera – Previsioni il 24 novembre 2017

La coppia EUR/USD continua a dare segnali di forza; i trader hanno approfittato appieno del lungo fine settimana negli Stati Uniti per spingere l’euro in rialzo. La valuta comune si muove ora in una regione a elevata resistenza, dove sono falliti diversi tentativi di rottura: staremo a vedere se il movimento riuscirà invece nella giornata di oggi.

EUR/USD grafico orario
EUR/USD grafico orario

Euro continua a salire

L’impeto per questo movimento rialzista è venuto dai verbali del FOMC, rivelatisi più accomodanti di quanto il mercato non avesse previsto. Se i verbali hanno sostanzialmente confermato l’ipotesi di un innalzamento dei tassi nel mese di dicembre (l’incremento dei tassi a dicembre, infatti, è già stato pressoché interamente scontato dai mercati), a preoccupare i trader rialzisti del dollaro sono gli aumenti dei tassi nel corso del 2018; è qui però che la Federal Reserve ha deluso, poiché i verbali hanno evidenziato come alcuni membri rimangano dubbiosi rispetto alla possibilità di innalzare i tassi nel mese nell’anno 2018.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

I membri della Federal Reserve sono anche preoccupati per i dati sull’inflazione negli Stati Uniti e, per maggiore prudenza, nei verbali hanno fatto ancora una volta riferimento alla necessità di attendere i dati economici in uscita prima di decidere sull’eventuale aumento. Inoltre, in vista della dipartita dell’attuale presidente della Federal Reserve Janet Yellen, a cui succederà all’inizio del nuovo anno Jerome Powel, il mercato vorrà vedere cosa ha in serbo quest’ultimo prima di decidere di tornare ancora una volta a puntare sul dollaro: tutti fattori che pesano sulla valuta statunitense e che negli ultimi giorni hanno esercitato una forte pressione.

Il calendario economico di oggi è molto arido, il che, trattandosi dell’ultimo giorno della settimana, è sorprendente. Negli Stati Uniti si tratta di un lungo fine settimana perciò possiamo prevedere una bassa liquidità e volatilità. Staremo a vedere se i trader rialzisti dell’euro ne approfitteranno per spingere la valuta verso nuovi massimi.

This article was originally posted on FX Empire

More From FXEMPIRE: