Annuncio pubblicitario
Italia markets open in 2 hours 6 minutes
  • Dow Jones

    39.331,85
    +162,33 (+0,41%)
     
  • Nasdaq

    18.028,76
    +149,46 (+0,84%)
     
  • Nikkei 225

    40.507,19
    +432,50 (+1,08%)
     
  • EUR/USD

    1,0746
    -0,0003 (-0,03%)
     
  • Bitcoin EUR

    56.570,38
    -2.107,09 (-3,59%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.309,94
    -34,56 (-2,57%)
     
  • HANG SENG

    17.978,52
    +209,38 (+1,18%)
     
  • S&P 500

    5.509,01
    +33,92 (+0,62%)
     

Italia condanna tunisino per barcone affondato con 700 vittime

CATANIA (Reuters) - Un uomo tunisino, accusato di essere il capitano di un barcone di migranti affondato nel 2015 provocando la morte di circa 700 persone, è stato condannato oggi a 18 anni di reclusione dal Tribunale di Catania per omicidio multiplo. Mohammed Ali Malek, di 28 anni, ha negato di essere il capitano, sostenendo invece di essere uno tra le centinaia di passeggeri che hanno pagato per essere stipati sulla piccola nave da pescatori salpata nell'aprile del 2015 dalle coste libiche. Il Tribunale di Catania ha anche condannato a cinque anni di carcere il 26enne siriano Mahmud Bikhit indicato dai sopravvissuti come il mozzo di Malek. Anch'egli nega gli addebiti. A entrambi gli uomini è stata anche comminata una pena pecuniaria di 9 milioni di euro ciascuno. Solo 28 persone sono sopravvissute al disastro mentre le restanti 675 vittime sono state recuperate dal relitto. All'inizio di quest'anno la Marina italiana ha riportato l'imbarcazione in superficie. (Crispian Balmer) Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia