Las Vegas, spari su folla a concerto: almeno 58 morti e 500 feriti

(Reuters) - Almeno 58 persone sono morte e oltre 500 sono rimaste ferite quando un uomo armato ha aperto il fuoco su un concerto di musica country lungo lo Strip, la famosa zona dei casinò di Las Vegas, sparando una pioggia di proiettili dal 32esimo piano di un albergo per diversi minuti prima di uccidersi. Il bilancio delle vittime, che resta provvisorio, rende la sparatoria quella con più vittime nella storia Usa, eclissando il massacro dello scorso anno di 49 persone in un night club a Orlando. Circa 22.000 persone stavano partecipando al concerto quando l'uomo -- che aveva con sé dieci fucili -- ha aperto il fuoco, scatenando il panico. La polizia di Las Vegas ha identificato l'attentatore in Stephen Paddock, di 64 anni. Ancora non si conoscono i motivi del gesto. Paddok si è sparato prima dell'ingresso della polizia nella stanza dell'hotel da cui stava sparando, ha spiegato lo sceriffo Joseph Lombardo ai giornalisti. La polizia ha trovato molte altre armi nell'abitazione di Paddock a Mesquite, circa 145 chilomentri a nord-est di Las Vegas, secondo quanto riferito dal portavoce della polizia locale, Quinn Averett. Lo Stato islamico attraverso la propria agenzia di stampa ha rivendicato il massacro mentre due funzionari americani hanno espresso dubbi sulla rivendicazione. "Non abbiamo idea di quale fosse la sua visione del mondo", ha detto Lombardo. "Abbiamo trovato numerose armi da fuoco nella sua stanza". Funzionari federali hanno spiegato che non ci sono prove del legame di Paddock con gruppi militanti internazionali. "Ha assassinato brutalmente oltre 50 persone e ne ha ferite altre centinaia. E' l'atto di un demonio", ha detto il presidente Usa Donald Trump che mercoledì sarà in visita a Las Vegas. Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia