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Legge elettorale, incontro Berlusconi-Renzi a Chigi

Il premier Matteo Renzi. REUTERS/Alessandro Garofalo (Reuters)

ROMA (Reuters) - Sulla nuova legge elettorale è ricominciato il pressing del premier Matteo Renzi che punta a sbloccare l'iter di approvazione della riforma in Senato prima della fine dell'anno rinnovando l'intesa con il leader del Pdl Silvio Berlusconi. Il premier ha incontrato oggi Berlusconi, accompagnato da Gianni Letta e dal suo mediatore sulle riforme Denis Verdini, a Palazzo Chigi per circa due ore, dopo avere fatto il punto questa mattina con i vertici del Pd. "Renzi vuole che il testo di riforma sia approvato dalla commissione Affari costituzionali del Senato entro la fine dell'anno", ha detto una fonte del Pd. Per l'approvazione definitiva, tra voto dell'aula del Senato e nuovo passaggio alla Camera, si andrà ai primi mesi del 2015, ha aggiunto la fonte. Quanto alle possibili modifiche da apportare in Senato al testo approvato lo scorso inverno dalla Camera dei deputati, il premier ha già avanzato le proposta di assegnare il premio di maggioranza alla lista e non più alla coalizione, fissando la soglia per accedere al premio al primo turno al 40% dei voti. Nel testo di riforma votato in prima lettura da Montecitorio, che vale soltanto per l'elezione della Camera dei deputati, il premio di maggioranza (il 55% dei seggi) viene assegnato al primo turno alla coalizione che conquista il 37% dei voti. Un premio, sia pure di entità inferiore, viene attribuito alla coalizione che vince al ballottaggio. Contestualmente il Pd propone di aumentare al 5% dei voti dal 4% la soglia di sbarramento per l'assegnazione dei seggi a Montecitorio. Il secondo punto di discussione riguarda il voto di preferenza, che nel testo della Camera è escluso. "A rischio di incostituzionalità è l'ipotesi di bloccare solo il nome del capolista, reintroducendo le preferenze per tutti gli altri candidati. Si tratta ora di individuare una percentuale di seggi da assegnare con voto di preferenza e una per nomi 'bloccati' dai vertici di partito", ha detto una seconda fonte del Pd. L'incontro con Berlusconi, il contraente assieme a Renzi del cosiddetto 'Patto del Nazareno' sulle riforme istituzionali,potrebbe avere anche fornito l'occasione ai due leader di trovare una intesa sui nomi di due nuovi giudici della Corte costituzionale di nomina parlamentare, ma sui quali manca da diversi mesi l'intesa tra deputati e senatori. (Roberto Landucci) Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia