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"Mafia Capitale", Marino chiede ad Anticorruzione verifica appalti

Il sindaco di Roma Ignazio Marino in bicicletta. REUTERS/Alessandro Bianchi (Reuters)

ROMA (Reuters) - Il sindaco di Roma Ignazio Marino ha detto oggi di aver chiesto all'Autorità nazionale anticorruzione di verificare una serie di appalti "dubbi od opachi", dopo che nei giorni scorsi la procura ha fatto arrestare 37 persone e ne ha denunciate altre 40 in un'inchiesta su un'organizzazione mafiosa che avrebbe pilotato appalti in Campidoglio. "Insieme all'assessore al Bilancio Silvia Scozzese, abbiamo chiesto al presidente (dell'Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone) che un pool di esperti dell'Autorità passi in rassegna tutti gli appalti che sono al momento in essere e su cui nutriamo delle preoccupazioni", ha scritto Marino in un comunicato. "Questa lista, insieme a quesiti specifici sugli aspetti giuridici di altre attività in corso di Roma Capitale che sono già oggetto di indagine, costituiranno una relazione che consegneremo al presidente Cantone nelle prossime ore", ha aggiunto il primo cittadino. Nell'inchiesta contro un'organizzazione che i magistrati hanno definito "Mafia Capitale" - capitanata da un pregiudicato già coinvolto nella lotta armata di estrema destra - è indagato per associazione mafiosa anche l'ex sindaco di centrodestra Gianni Alemanno, che ha dichiarato di essere totalmente estraneo alle accuse e di aver sempre combattuto le mafie. ALEMANNO: SE FATTI VERI, RESPONSABILITÀ' POLITICA SOLO MIA Tra gli arrestati e gli indagati ci sono numerose persone vicine all'ex sindaco - la cui giunta ha governato Roma tra il 2008 e il 2013 - tra cui un dirigente della fondazione politica di Alemanno. "Alcuni degli uomini più vicini ad Alemanno sono componenti a pieno titolo dell'organizzazione", ha detto martedì scorso il procuratore capo di Roma Giuseppe Pignatone, secondo cui invece "con la nuova amministrazione (guidata da Marino) il clima è cambiato". E proprio per l'incolumità di Marino è preoccupato il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, che questo pomeriggio in un incontro in Campidoglio - come si legge in una nota - ha chiesto al sindaco "di modificare le modalità degli spostamenti e di accettare la protezione delle forze dell'ordine". In un'intervista pubblicata oggi dal quotidiano Il Tempo, Alemanno, parlando di manager e uomini di sua fiducia coinvolti, ha detto: "Se queste cose risulteranno vere vorrà dire che ho sbagliato le nomine ed è giusto che sia mia, e solo mia, la responsabilità politica". Ma nell'inchiesta sono coinvolti anche esponenti di centrosinistra, tanto che Pignatone ha parlato di "trasversalità rispetto agli schieramenti politici" di "Mafia Capitale". Sia un assessore della giunta attuale di centrosinistra, Daniele Ozzimo - indagato per corruzione aggravata - che il presidente (Pd) dell'assemblea capitolina Mirko Coratti - indagato per corruzione aggravata e illecito finanziamento - si sono dimessi, pur affermando la propria estraneità alle indagini. Sul sito it.reuters.com le notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia