Marò, per Letta "inaccettabile" richiesta processo per terrorismo

ROMA (Reuters) - Il presidente del Consiglio ha definito oggi "inaccettabile" la richiesta della procura generale indiana di processare per atti di terrorismo i due fucilieri di marina italiani Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, detenuti in India con l'accusa di aver ucciso due pescatori scambiati per pirati. "Inaccettabile l'imputazione proposta da autoritá indiane. Uso del concetto di terrorismo da rifiutare in toto. Italia e Ue reagiranno", ha scritto Letta in un tweet. Nell'udienza di oggi la procura ha confermato che non intende chiedere la pena di morte per i due marò, mantenendo però anche la richiesta di processarli secondo la legge anti-pirateria. Poi però la Corte Suprema ha deciso di rinviare l'udienza al prossimo 18 febbraio. "Il capo d'imputazione presentato oggi in India dall'Attorney General, che prevede di giudicare il caso dei due fucilieri di marina italiani sulla base della legge antipirateria (Sua) è assolutamente sproporzionato e incomprensibile: assimila l'incidente a un atto di terrorismo. L'Italia non è un Paese terrorista", è scritto in una nota del governo diffusa questa mattina. "Qualora fosse convalidata dalla Corte Suprema, questa tesi sarebbe assolutamente inaccettabile". "Si tratterebbe di una decisione lesiva della dignità dell'Italia quale Stato sovrano, di cui i due Fucilieri della Marina sono organi impegnati nel contrasto alla pirateria conformemente alla legislazione italiana, al diritto internazionale e alle decisioni rilevanti del Consiglio di sicurezza dell'ONU", continua la nota di Palazzo Chigi, che chiede alla giustizia indiana "di portare il caso nella sua corretta dimensione", riservandosi dopo il 18 febbraio di "assumere ogni iniziativa". Sul sito it.reuters.com le notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia