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Nessun candidato a ingresso zona euro soddisfa criteri adesione - Bce

Sede Bce a Francoforte

FRANCOFORTE (Reuters) - Nessuno dei paesi che devono ancora aderire all'euro soddisfa tutti i criteri necessari all'ingresso, molti si sono addirittura discostati dalle regole da tempo stabilite per l'adesione alla valuta unica.

Lo dice la Banca centrale europea in un rapporto sui candidati all'ingresso.

A eccezione della Danimarca, tutti i paesi Ue sono tenuti ad adottare la valuta comune, ma l'inosservanza non è sanzionata, e solo pochi Paesi stanno lavorando attivamente all'adesione, mentre la maggioranza preferisce mantenere l'effetto leva derivante dall'autonomia della politica monetaria.

"A causa delle difficili condizioni economiche, sono stati compiuti progressi limitati nel percorso del rispetto dei criteri di convergenza", dice Francoforte nel rapporto biennale sui progressi compiuti da Bulgaria, Repubblica ceca, Ungheria, Polonia, Romania e Svezia.

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Il tema è però più delicato del semplice rispetto dei criteri economici, precisa la banca centrale.

"La qualità delle istituzioni e della governance è relativamente debole in tutti i Paesi dell'Europa centrale e orientale presi in esame, soprattutto in Bulgaria, Romania e Ungheria".

La divergenza rispetto ai criteri necessari all'ingresso nell'unione monetaria deriva in massima parte dalle conseguenze economiche della guerra della Russia in Ucraina, dato che la maggior parte dei potenziali membri dell'euro dipende storicamente dalla Russia per il fabbisogno energetico.

L'Ungheria appare tra i paesi meno pronti all'adesione.

Budapest non rispetta le regole sull'inflazione, sul debito, sul deficit e sui costi di indebitamento a lungo termine. Il fiorino resta molto volatile e il governo non rispetta le regole sull'indipendenza della banca centrale e sul divieto di finanziamento monetario, secondo la Bce.

Polonia e Romania non vanno molto meglio, poiché non rispettano i criteri relativi a inflazione, deficit e costi di indebitamento a lungo termine, anche se il livello di debito è ben al di sotto dei paletti Ue.

Né Varsavia né Bucarest rispettano inoltre la norma che impone l'indipendenza della banca centrale e il veto di finanziamento monetario, sempre secondo il rapporto Bce.

La Bulgaria, che sta cercando attivamente di adattarsi alle norme di adesione alla valuta unica e spera di entrare l'anno prossimo, non rispetta i criteri sull'inflazione e preoccupa la Bce.

"Nel lungo periodo vi sono timori circa la sostenibilità della convergenza dell'inflazione in Bulgaria", scrive la banca centrale.

"Una convergenza sostenibile in Bulgaria richiede politiche economiche orientate alla stabilità e riforme strutturali di ampio respiro" conclude.

(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Alessia Pé)