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Padoan: premature valuzioni su bonus, giudicare governo in medio periodo

Il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan. Berlino, 5 giugno 2014. REUTERS/Thomas Peter (Reuters)

ROMA (Reuters) - Le critiche sul mancato effetto del bonus da 80 euro nel rilanciare i consumi italiani sono premature e, pur in un quadro macroeconomico sotto le attese, l'azione di governo si potrà valutare solo nel medio periodo quando sarà messo a punto il programma di riforme dei Millegiorni. Lo ha detto il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, in una informativa in aula alla Camera sulla spending review, il giorno dopo che l'Italia è tornata in recessione con il Pil del secondo trimestre in contrazione dello 0,2% in termini congiunturali. "E' quanto meno prematuro abbandonarsi a una valutazione [sugli effetti del bonus] a soli tre mesi dalla introduzione della misura", ha detto Padoan, in una indiretta risposta alla Confcommercio che ha definito "quasi invisibile" l'effetto bonus sui consumi interni di giugno. Ma per dispiegare effetti sui consumi il bonus dovrà diventare permanente dal 2015 e il ministro ha confermato l'obiettivo di finanziarlo con "misure di carattere strutturale dal lato della spesa". Tornando sui dati negativi della crescita del Pil italiano, il ministro ha detto che la "prossima legge di Stabilità terrà conto del contesto europeo, e non solo italiano, di crescita e inflazione contenute e inferiori alle attese". "Ma voglio sottolineare che sarebbe sbagliato e fuorviante prendere in considerazione un quadro economico di pochi trimestri per valutare l'efficacia dell'impatto delle azioni di governo", ha aggiunto. L'Italia è scivolata in recessione per la terza volta dal 2008 e si teme che l'intero 2014 chiuda con il segno meno. TRE MLD DA SPENDING PER EVITARE TAGLIO DETRAZIONI IN 2015 Secondo il titolare del Tesoro "le più recenti previsioni macroeconomiche collocano a partire dal 2015 una fase di ripresa più decisa e sostenuta e in questo contesto di medio periodo si colloca la politica economica del governo". I benefici di riforme e stimoli agli investimenti messi in campo dall'esecutivo, per Padoan, saranno "crescenti e tangibili nella prospettiva del programma dei Millegiorni" che ha un orizzonte fino al maggio 2017. Ma la leva principale del governo per raggiungere gli obiettivi di crescita e di sostenibilità della finanza pubblica rimane la revisione della spesa, con cui il governo stima di reperire 32 miliardi tra il 2014 e il 2016. Tagli mirati alla spesa per tre miliardi nel 2015 sono intanto necessari per realizzare la manovra correttiva prevista dal governo Letta nella scorsa legge di Stabilità, ha ricordato Padoan, che altrimenti poggerà sulla revisione delle agevolazioni e detrazioni fiscali.