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Piazza Affari: l'operatività long e short su diverse blue chips

Di seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Alessandro Cocco, trader indipendente, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'indice Ftse Mib e su diverse blue chips.

L'indice Ftse Mib ha ripreso la via dei guadagni avvicinandosi nuovamente all'area dei 17.000 punti. Si aspetta una rottura di questo livello nel breve?

L'indice Ftse Mib dall’ultima analisi della scorsa settimana è tornato al rialzo, esattamente come avevamo pensato nel caso in cui il segnale ribassista verificatosi la scorsa ottava, si fosse rivelato un falso segnale. Avevamo affermato infatti che con una riconquista da parte dei corsi di area 16.400/16.500 punti il rialzo avrebbe potuto condurre verso i 17000 punti.

Analizzando il quadro tecnico si riscontra che il target previsto è stato sfiorato e che la quotazione del Ftse Mib permane in un range compreso tra i 16.500 e i 17.000 punti, dando quindi seguito ad un range più ampio che dura da circa due mesi, lo stesso compreso tra i 15975 punti e i 17.000 punti.
E’ possibile perciò, che qualora l'indice dovesse violare area 17.000 potrebbe giungere verso i 18000 punti, probabilmente con maggiore volatilità, avendo cura di fissare uno stop loss a 16.500 punti per le operazioni long.

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Qualora si dovesse assistere ad un ritorno dei corsi verso il basso, non sarà da escludere una discesa verso i minimi di agosto o luglio dopo la violazione dei 15.975 punti. A chi volesse sfruttare l'eventuale discesa consiglio un ingresso short a 16.450 punti, con stop a 17.000 punti e primo target a 15.975 punti.

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) settore bancario ci sono dei titoli che sta seguendo con più interesse di altri in questa fase di mercato?

Osservando il settore bancario vedo spiccare da giorni Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) e Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) , che hanno vissuto più sedute consecutive al rialzo, violando le resistenze dinamiche di lungo periodo e provando ora a spingere verso ulteriori ostacoli.
La violazione di questi ultimi potrebbe portare nuovi rialzi in quanto sarebbero una conferma della violazione delle resistenze dinamiche, sopratutto qualora l’indice dovesse spingere al rialzo sopra i 17.000 punti.

Per quanto riguarda Unicredit, vedo bene come livello d’entrata i 2.35 euro, che sono una valida resistenza su qui posizionarsi long alla violazione della stessa, con uno stop a 2,05 euro e un target nei pressi dei 2.8 euro. In caso contrario il titolo potrebbe ritracciare verso i 2.05/1.92 euro.

Per Intesa Sanpaolo vedo un quadro simile a quello di Unicredit, pertanto è probabile che nelle prossime sedute si possa assistere alla violazione dei 2,04 euro, con target a 2,16/2,25 euro e stop a 1,93 euro.
Uno scenario ribassista invece contemplerebbe una discesa dei corsi verso 1,93/1,89 euro.

Qual è il suo giudizio su Tenaris (Amsterdam: TS6.AS - notizie) ? Quali indicazioni operative ci può fornire per questo titolo?

Tenaris al momento lo vedo più in chiave short che long, visto che il titolo potrebbe prima spingersi verso i 13,01 euro, creando un doppio massimo decrescente, per poi tornare verso i 12,33 euro. La rottura di questo livello chiave farebbe scivolare il titolo a ridosso degli 11,74 euro, e a chi volesse intervenire al ribasso su Tenaris suggerirei di fissare uno stop loss a 12,8 euro, in modo da avere un buon rapporto rischio-rendimento.
In caso di violazione rialzista dei 13 euro bisognerà abbandonare l'attesa di un ribasso, con possibili salite anche oltre i 13,5 euro.

Ci sono altri titoli che vuole suggerirci prima di salutarci?

Un'altra opportunità long è offerta da Buzzi Unicem (Londra: 0NVQ.L - notizie) che ha formato una congestione, creando una flag, dopo il rialzo che ci aspettavamo sopra i 18,34 euro.
Dal momento che tale formazione dovrebbe essere di continuazione del trend in atto, in caso di violazione della resistenza dinamica il titolo dovrebbe riprendere direzionalità.

Il consiglio è di intervenire long a 19,5 euro, con stop a 19 euro e obiettivo tra i 20 e i 20,5 euro.
Una flessione dei corsi porterà con buona probabilità alla violazione ribassista dei 19 euro, con il rischio di una discesa fin verso il forte supporto a 18,34 euro.

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