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Pompei resta chiusa durante le feste, scandalo o ordinaria amministrazione?

Pompei chiude a Capodanno, è polemica
Pompei chiude a Capodanno, è polemica

(KIKA) - Pompei è sinonimo di arte, ma anche di polemica

. L’ultima discussione sulla storica città campana ai piedi del Vesuvio, è legata alle vacanze natalizie. Gli scavi infatti, non erano accessibili il giorno di Natale e non lo saranno a Capodanno. Diverse associazioni culturali e turistiche campane hanno già gridato allo scandalo, ma prontamente è arrivata la risposta del Ministro per i Beni e le Attività Culturali: “Sono polemiche estemporanee. La chiusura è stata decisa con i sindacati e dettata dalla bassa affluenza di turisti durante le festività. Nel 2013 a Natale sono stati staccati 800 biglietti. In una domenica normale gli ingressi sono quasi ventimila”.


L’ordine di chiusura sembra essere arrivato dalla Soprintendenza, a causa della mancanza dei fondi necessari per pagare lo straordinario festivo ai lavoratori.  
Stando alle dichiarazioni di Franceschini: “Tenere aperto a Natale sarebbe come se a ciascun turista che visita Pompei lo Stato desse 300 euro”. Il tutto a causa delle scarse presenze nel periodo di festività che non ammortizzano il costo del personale.

Fra i primi ad aprire la discussione con il Ministero e la Sovrintendenza, è stato il presidente degli albergatori di Pompei, Rosita Matrone, rappresentante di una delle categorie maggiormente interessate e penalizzate dalla chiusura: “Questa scelta si tradurrà nel collasso economico dell’intero settore turistico-ricettivo”. 
Protestano per la decisione anche le agenzie che mesi fa avevano venduto il viaggio e che oggi rischiano di vedersi recapitare un mare di richieste di rimborso.  Secondo Antonio Irlando, presidente dell’Osservatorio patrimonio culturale, si tratta di un “danno incalcolabile per l’economia turistica di Pompei e la reputazione italiana”.
Il Ministro risponde a tutti, ribadendo che si tratta semplicemente di “scelta di buona amministrazione”. La polemica non è ancora esaurita, ma si può già intravedere una nuova piccola crepa, fra gli abitanti di Pompei e le scelte di questo Governo.