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Rete elettrica Fs, valutazione Authority a prossima riunione

ROMA (Reuters) - L'Odg della prossima riunione del consiglio dell'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico, in calendario per mercoledì 15 ottobre, prevede la valutazione della rete elettrica ad alta tensione di Ferrovie dello stato che dovrebbe essere acquistata da Terna.

Lo riferiscono due fonti a conoscenza del dossier che hanno chiesto di rimanere anonime spiegando che l'indicazione dell'autorità dovrebbe essere di un valore, per gli 8.000 chilometri di rete Fs, di circa 700/800 milioni.

La prima fonte chiarisce anche che il lavoro è in dirittura di arrivo ma che l'esame "potrebbe essere anche rinviato alla riunione successiva".

Il governo, nell'ambito della riorganizzazione delle sue partecipazioni, ha disposto l'anno scorso l'attribuzione alla Rete nazionale di trasporto, gestita da Terna, del tratto di rete ad alta tensione di proprietà di Ferrovie.

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Il governo ha anche chiesto all'Autorità di definire "la remunerazione del capitale investito netto, degli ammortamenti e dei costi operativi attuali e sorgenti spettanti alla porzione di rete di trasmissione nazionale, anche tenendo conto dei benefici potenziali per il sistema elettrico nazionale". In pratica si tratta del valore dell'asset che Terna acquista e i consumatori poi pagano in bolletta secondo i parametri decisi dall'autorità.

"I conteggi sono molto difficili e sono in corso di ultimazione. Ma la valutazione della rete è stata inserita nell'ordine del giorno della prossima riunione del consiglio, anche se potrebbe slittare", ha detto la prima fonte.

La fonte ha aggiunto che "alla fine si arriverà sui 700 milioni, il 50% come valore dell'asset e il 50% come benefici di sistema".

Una seconda fonte, anche lei coinvolta nella pratica, dice che "la cifra di cui si sta parlando è di 700/800 milioni".

Per la società della rete l'esborso sarà però inferiore perché per l'acquisto potrebbe utilizzare "fondi Ue", una possibilità confermata da una terza fonte a conoscenza del dossier.

La remunerazione del capitale con le tariffe, dice ancora la prima fonte, verrà riconosciuta "solo con riferimento all'esborso effettivo [al netto di eventuali contributi a fondo perduto a cui Terna può attingere]. I consumatori dovrebbero pagare a Terna con le bollette 200/300 milioni" oltre al valore dei benefici di sistema spalmati in bolletta.

Il governo ha chiesto all'Autorità di valutare il valore della rete ad alta tensione di Ferrovie distinguendo nel prezzo gli asset fisici dai cosiddetti effetti positivi sul sistema: ad esempio, eventuali tratte di rete che Terna aveva in programma di costruire, ma che non saranno più realizzate in quanto sostituite dalla rete Fs.

Avendo il prezzo di riferimento, Terna e Ferrovie dovranno poi avviare la trattativa vera e propria sul prezzo.

Il governo ha deciso che l'introito che Ferrovie riuscirà a ricavare andrà a sostegno degli investimenti per la rete e a riduzione dei trasferimenti statali per questa voce.

Ferrovie ha sempre detto che il valore dell'asset elettrico è di 1 miliardo, ma secondo la fonte avrebbe "avanzato una richiesta superiore a quella cifra". L'eventuale differenza fra attese e incasso potrebbe obbligare le Ferrovie a chiedere un integrazione al governo.

Fs, Autorità e Terna non hanno voluto commentare le indiscrezioni.

(Alberto Sisto)

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