Riforme, dissidenti Pd terminano "autosospensione" da gruppo Senato
ROMA (Reuters) - Rientrano nei ranghi i 14 senatori del Pd che si erano autosospesi dal gruppo per protestare contro l'esclusione di Corradino Mineo dalla commissione del Senato che si occupa di riforme. Lo ha detto Paolo Corsini, uno dei 14, confermando la decisione assunta dal gruppo dopo i colloqui di ieri sera con il capogruppo del Pd al Senato Luigi Zanda. Mineo, come gli altri 13 dissidenti molto critico verso il progetto governativo di riforma del Senato, che è per l'appunto in discussione alla commissione Affari costituzionali, sarà in ogni caso sostituito da un senatore favorevole al ddl. Questo consentirà alle forze che sostengono l'esecutivo di avere una chiara maggioranza in commissione. "La nostra protesta rientra, ma è pacifico che porteremo in aula i nostri emendamenti", ha detto Corsini a Reuters. Zanda ha convenuto che sulle leggi costituzionali e quelle che riguardano la bioetica la coscienza individuale prevale sulla disciplina di partito", ha aggiunto il senatore Pd. In Senato la maggioranza può contare soltanto su una decina di voti di scarto sull'opposizione, ma Renzi ha detto che sulle riforme proverà a raggiungere un'intesa con l'opposizione. (Roberto Landucci) Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia