La rivincita di WhatsApp: è ora di cancellare Facebook
Il cofondatore di Whatsapp, Brian Acton, si prende una piccola rivincita (ovviamente solo teorica e virtuale) sul colosso dei social che quasi 4 anni fa, anche dietro una generosa offerta, comprò la sua più importante creazione, l'app di messaggeria istantanea.
La dichiarazione
Un ottimo affare per entrambi ma che potrebbe aver lasciato un po' di risentimento in Acton se, come è accaduto, dopo lo scandalo dei dati di FB usati inappropriatamente da Cambridge Analytica, ha deciso di dichiarare che “è arrivato il momento di cancellare Facebook (NasdaqGS: FB - notizie) ”.
Dichiarazione forte che è arrivata, altro scherzo del fato, attraverso un Twitter (Francoforte: A1W6XZ - notizie) e che non è stata, ulteriormente specificata. Volutamente.
Acton, infatti, dopo l'acquisizione della società ha deciso di dare l'addio all'inizio di quest'anno. Stando a indiscrezioni si starebbe dedicando allo sviluppo di un nuovo sistema di comunicazione focalizzato sull'invio di messaggi criptati. Il che facilita la nascita di rumors sul perché del suo hastag #cancellarefacebook.
I problemi di Zuckerberg
Intanto Mark Zuckerberg è stato convocato sia dal parlamento inglese che da quello europeo per fornire delucidazioni sull'accaduto mentre Damian Collins, membro della commissione Usa di inchiesta sulle fake news, ha accusato il social di aver “ingannato” la commissione circa le modalità con cui le aziende acquisiscono e trattengono i dati degli utenti. Lo scandalo ha portato come prima conseguenza non solo la sospensione immediata dal suo incarico dell’amministratore delegato di Cambridge Analytica Alexander Nix, sostituito da Alexander Tayler, responsabile del settore dati ma anche alle dimissioni del responsabile della sicurezza delle informazioni di Facebook, Alex Stamos.
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