Annuncio pubblicitario
Italia markets close in 4 hours 41 minutes
  • FTSE MIB

    34.161,81
    -134,50 (-0,39%)
     
  • Dow Jones

    38.386,09
    +146,43 (+0,38%)
     
  • Nasdaq

    15.983,08
    +55,18 (+0,35%)
     
  • Nikkei 225

    38.405,66
    +470,90 (+1,24%)
     
  • Petrolio

    82,89
    +0,26 (+0,31%)
     
  • Bitcoin EUR

    58.726,11
    -631,68 (-1,06%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.285,12
    -53,95 (-4,03%)
     
  • Oro

    2.327,30
    -30,40 (-1,29%)
     
  • EUR/USD

    1,0732
    +0,0007 (+0,06%)
     
  • S&P 500

    5.116,17
    +16,21 (+0,32%)
     
  • HANG SENG

    17.763,03
    +16,12 (+0,09%)
     
  • Euro Stoxx 50

    4.960,93
    -20,16 (-0,40%)
     
  • EUR/GBP

    0,8553
    +0,0018 (+0,21%)
     
  • EUR/CHF

    0,9778
    +0,0019 (+0,19%)
     
  • EUR/CAD

    1,4683
    +0,0036 (+0,25%)
     

Ue valuta rinvio imposta su extra profitti imprese combustibili fossili - documento

Bandiere dei Paesi dell'Unione Europea al Consiglio dell'Ue a Bruxelles

BRUXELLES (Reuters) - I Paesi dell'Unione europea stanno valutando l'opzione di ritardare di un anno l'imposizione di un prelievo sugli extra profitti delle imprese di combustibili fossili, mentre cercano di trovare un accordo sulle misure di emergenza per aiutare i consumatori che devono far fronte al costante aumento delle bollette energetiche.

I 27 Stati membri Ue stanno negoziando le misure proposte da Bruxelles la scorsa settimana per tentare di contenere i costi energetici alle stelle, tra cui un prelievo a livello di blocco sugli extra profitti delle imprese del settore energetico.

L'ultima proposta di compromesso per i negoziati tra gli Stati membri Ue, visionata da Reuters, consentirebbe ai Paesi di imporre l'imposta sui combustibili fossili prevista dall'Ue sugli utili delle imprese dal 2022, sia dal 2022 che dal 2023 o, se lo desiderano, solo dal 2023.

La Commissione europea aveva proposto che l'imposta sugli extra profitti si applicasse agli utili in eccesso realizzati nel 2022 dalle compagnie petrolifere, del gas, del carbone e della raffinazione, nel tentativo di raccogliere rapidamente liquidità che i governi possano utilizzare per aiutare i consumatori e le imprese nel far fronte all'impennata dei prezzi dell'energia.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

"Si tratta di un cambiamento molto importante e non tutti ne saranno contenti", ha detto un diplomatico di un Paese Ue.

Non è stato immediatamente chiaro quali Paesi abbiano chiesto un rinvio della misura.

Gli Stati del blocco stanno anche cercando un margine di manovra per mantenere le proprie imposte nazionali, invece di sostituirle con il piano Ue.

Stati come la Grecia e l'Italia, che hanno già una tassa sugli extra profitti delle imprese che producono combustibili fossili, potrebbero mantenere questi sistemi, se ritenuti "equivalenti" al prelievo Ue.

(Tradotto da Chiara Bontacchio, editing Sabina Suzzi)