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Unicredit resta un buon affare. Le ultime news su Pioneer

Una seduta a due velocità quella odierna per Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) che, dopo aver chiuso la giornata di ieri con un rally di oltre quattro punti percentuali, quest'oggi ha tentato inizialmente di spingersi ancora in avanti. Il titolo ha avviato gli scambi in salita ed è arrivato a segnare un massimo intraday a 2,13 euro, con un progresso di oltre il 3,5%, salvo poi indietreggiare. Unicredit, complice anche il ribasso che sta interessando il Ftse Mib, ha azzerato il vantaggio iniziale, scivolando in territorio negativo, pur mostrando la perdita più contenuta nel settore bancario. Mentre scriviamo il titolo passa di mano a 2,022 euro, con un calo dell'1,56% e oltre 88 milioni di azioni scambiate fino ad ora, rispetto alla media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 130 milioni di pezzi.

La stampa parla di 8 offerte preliminari per Pioneer (Other OTC: PNCOF - notizie)

Unicredit ha inizialmente guadagnato terreno sulla scia delle indicazioni di stampa secondo cui sarebbero arrivate 8 offerte preliminari per la controllata Pioneer. Tra le offerte pervenute ci sarebbe anche quella di Poste Italiane (Dusseldorf: 29884131.DU - notizie) per il 100%, ma compare anche il nome di Anima e CdP, oltre a quello di Generali (EUREX: 566030.EX - notizie) . In lizza anche Amundi (Berlino: 350155.BE - notizie) , Axa (Parigi: FR0000120628 - notizie) , Allianz (Hannover: ALVN.HA - notizie) e Macquarie.

In attesa dell'appuntamento di giovedì prossimo, quando il Cda di Unicredit dovrebbe dare vita ad una prima scrematura delle offerte individuando una short list di massimo cinque soggetti, gli analisti di Icbpi segnalano che anche il dossier Pioneer, dopo quello di Bank Pekao, sta registrando una forte accelerazione sulla scia della ricezione di numerose manifestazioni di interesse concrete.

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La view di Icbpi e di Bca IMI

Gli esperti non escludono che si possa avere la formazione di un polo italiano che veda in prima linea Poste Italiane, o eventualmente con Generali. Confermata intanto la view positiva su Unicredit che per Icbpi resta da acquistare con un prezzo obiettivo a 3,4 euro.

Più cauti i colleghi di Banca IMI che sul titolo mantengono invariato il rating "hold", con un target price a 2 euro. Secondo gli analisti gli investimenti nel settore del risparmio gestito sono coerenti con il business plan di Poste Italiane, ma al contempo Banca IMI che un'operatore già attivo nella gestione del risparmio possa estrarre maggiori sinergie dall'integrazione con Pioneer, specie sul fronte dei costi.

Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) promuove il titolo per due motivi

Intanto segnaliamo che oggi Unicredit aveva inizialmente guadagnato terreno sulla scia della promozione arrivata da Mediobanca Securities. Gli analisti hanno migliorato il giudizio sul titolo da "neutral" ad "outperform", con un fair value rivisto verso l'alto da 3,5 a 4,4 euro.

Alla base di questa promozione troviamo due motivi principali, segnalando che in primis gli analisti hanno individuato alcune azioni che il management può mettere in atto per migliorare la redditività di Unicredit ad un Rote visibile del 9%-10%, con un Common Equity Tier 1 ratio al 12%, anche dop l'eventuale diluizione conseguente ad un potenziale aumento di capitale.

In secondo luogo Mediobanca ritiene che l'attuale valutazione di Unicredit implichi uno sconto decisamente rilevante che tiene conto di scenari troppo negativi.
L'idea è che gran parte delle incertezze che pesa sul titolo possa sciogliersi entro fine anno. Anche in ragione di cò gli analisti credono che Unicredit incarni un'opzione rischio-rendimento interessante per gli investitori che vogliano aggiungere beta ed esposizione al valore nel loro portafoglio.

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