Yahoo Finanza Imu, l'effetto sugli affitti
A un anno dalla sua introduzione, la tassa più impoplare d’Italia si rivela una manna per chi cerca casa in affitto
L’imposta sulla casa, introdotta dal governo Monti e, nelle scorse settimane, al centro di un ardito tam tam elettorale, ha infatti rivelato di avere un imprevisto e positivo (almeno per alcuni) effetto sul mercato immobiliare. A rivelarlo sono alcune indagini, svolte dagli operatori immobiliari, tra cui Idealista..it e da Bankitalia, che ha interpellato le agenzie.
In base ai dati raccolti risulta che il 79,3% di agenti ha denunciato una diminuzione dei prezzi di vendita e di affiitto; il 20,3% di loro una sostanziale stabilità, mentre solo lo 0,3% un aumento. La ragione di questa buona notizia, almeno per chi cerca casa, starebbe nell’esplosione del mercato, dovuto anche all’introduzione della tassa sulla casa.
Il quadro è in realtà più complesso. Da un lato, il momento di crisi, l’instabilità della situazione economica e politica, oltre che la stessa presenza dell’imposta voluto dall’esecutivo Monti, hanno scoraggiato l’acquisto di nuove case, costringendo molti, anzi a vendere le loro seconde o terze case, e altri ancora a esitare nell’acquisto; dall’altro lato, poi, le stesse ragioni hanno portato i proprietari di case sfitte a metterle sul mercato, anche a prezzi bassi, per recuperare l’imposta e le spese. In questo modo l’offerta è cresciuta a dismisura e i prezzi degli affitti sono scesi e sembra lo facciano ancora.
Secondo le stime del portale immobiliare Idealista.it nel corso del periodo di analisi (luglio 2012 - gennaio 2013), i prezzi sarebbero scesi in tutti i centri, in primis Roma e Milano, a eccezione di Torino. Il quadro, in questo modo, non solo offre opportunità interessanti per chi cerca casa, tanto in venditra quanto in affitto, ma smentisce anche gli analisti più pessimisti che, lo scorso novembre, pronosticarono un effetto a cascata dell’imposta.
Secondo alcune analisi apparse alla fine del 2012, infatti, i costi dell’Imu sarebbero ricaduti sugli inquilini, su cui i padroni di casa si sarebbero rifatti per fare fronte alle spese crescenti. Un’ipotesi smentita, almeno in parte, e rivelatasi vera solo per chi era già "dentro" una casa in affitto, non per chi, invece, la sta cercando.
