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Cosa ci fanno queste palline nere sull'acqua di una diga?

Le palline nere anti bromato (foto: Getty Images)
Le palline nere anti bromato (foto: Getty Images)

Immaginati di arrivare a una diga, e una volta scorto il pelo dell'acqua, di scoprire che l'intero bacino è ricoperto da delle palline nere di plastica. Strano, vero?

Eppure è quello che accade in posti come Los Angeles, ove il clima e il consumo portano l'acqua ad essere un bene in via d'estinzione. La Città degli Angeli (e dei VIP) ha diversi bacini d'acqua, ma i più importanti sono stati riempiti di palline nere di plastica, arrivando a un numero impressionante di unità: 96 milioni.

Perché si fa una cosa del genere? Secondo i primi report, dati in pasto ai giornali nelle prime ore di sperimentazione oltre 10 anni fa, le palline nere servirebbero a evitare l'evaporazione delle importanti acque del bacino.

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In realtà, però, ci sono altri motivi per cui queste palline nere vengono usate. Secondo Derek Muller di Veritasium, sito web che punta a trovare le verità meno conosciute del mondo scientifico, le palline nere contribuiscono a rendere l'acqua di Los Angeles più pulita e meno costosa del previsto.

Nonostante assomiglino alla gabbia delle palline dell'Ikea, i bacini idrogeologici che sfruttano questa idea sono 'riparati' da un'eccessiva esposizione solare. I diversi miliardi di litri d'acqua contenuti nel bacino, grazie alle palline, contengono meno bromato, un composto che si forma nei sistemi acquatici quando il bromuro (sostanza innocua da sola) viene dissolto in acqua mentre l'ozono viene utilizzato per disinfettarla.

Il bromato è cancerogeno: un problema conosciuto per le acque con una maggior concentrazione salina.

Le palline nere, dopo qualche anno, si consumano: vengono cambiate ogni 9-10 anni, per evitare che si degradino contaminando l'acqua. Grazie al loro utilizzo, si riduce molto anche l'utilizzo di cloro allo scopo di contenere lo sviluppo delle alghe; pure in questo caso si tratta di un effetto della minor esposizione solare.

Infine l'acqua, vista la copertura pressoché totale dei bacini nei quali vengono usate le palline nere, rimane a una temperatura più fresca.

E riguardo ai costi? Da quando sono utilizzate hanno già recuperato metà del valore di produzione. Offrendo però ai cittadini un servizio migliore. Unica pecca: la necessità di doverle riciclare in modo appropriato, visto che stiamo parlando comunque di materiale plastico.

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