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Ancora acquisti sulle utilities: tanti i titoli che hanno appeal

Dopo la buona performance di ieri, proseguono gli acquisti sui titoli del settore utilities a Piazza Affari. Ad avere la meglio è A2A (EUREX: 928195.EX - notizie) con un rialzo dello 0,83%, seguito da Enel (Londra: 0NRE.L - notizie) che sale dello 0,74%, mentre Italgas e Snam (Amsterdam: QE6.AS - notizie) si accontentano entrambi di un frazionale rialzo dello 0,09%, preceduti da Terna (Amsterdam: TX6.AS - notizie) che guadagna lo 0,39%.

Tra i titoli a minore capitalizzazione Acea schizza in alto con un rally di oltre l'8% dopo la presentazione del nuovo piano industriale, mentre Iren (Londra: 0MUN.L - notizie) ed Hera salgono rispettivamente dell'1,42% e dello 0,47%.

Le strategie suggerite per Enel e A2A

Nelle ultime giornate le utilities sono finite sotto la lente di diverse banche d'affari, a partire da Enel che su cui non più tardi di ieri Banca IMI ha ribadito la raccomandazione "add", alzando il prezzo obiettivo da 5,8 a 6,2 euro. Con riferimento al piano industriale del gruppo, gli analisti parlano di una strategia e di un dividendo solidi, spiegando che la revisione della valutazione è stata decisa di riflesso all'aggiornamento periodico del calcolo del costo medio ponderato del capitale.

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Sempre ieri Enel (Swiss: ENEL.SW - notizie) è finito sotto la lente di Hsbc, i cui analisti hanno confermato il rating "buy", rivedendo verso l'alto il target price da 5,4 a 5,8 euro. Anche in questo caso il broker ha apprezzato le indicazioni contenute nel nuovo piano industriale del colosso elettrico che portano visibilità su un solido rialzo degli utili e del dividendo, basato su una sana crescita industriale.

Interessante anche A2A chew nei giorni scorsi è stato promosso da Banca IMI, con un cambio di strategia da "hold" a "add" e un fair value alzato da 1,55 a 1,73 euro. Gli analisti hanno migliorato le stime sull'utile per azione, incrementandole del 12%-17% con riferimento al periodo 2018-2021, evidenziando al contempo che l'M&A è un catalizzatore positivo per A2A.

A puntare sul titolo è anche Banca Akros che consiglia di acquistare con un prezzo obiettivo a 1,65 euro, alla luce di un outlook favorevole per il 2018.

Le indicaizoni si Italgas, Snam e Terna

Meno entusiastica la view su Italgas almeno secondo le indicazioni di Goldman Sachs (NYSE: GS-PB - notizie) che mantiene invariato il rating "neutral", con un target price alzato da 5,3 a 4,8 euro. La banca americana si aspetta che il gruppo superi le aspettative del consensus sul taglio dei costi.

Negativo invece il giudizio espresso su Snam da Citigroup (NYSE: C - notizie) che ha una raccomandazione "sell" sul titolo, con un fair value a 3,8 euro. Gil analisti fanno notare che Snam ha una valutazione in linea con i competitors, ma ha un maggiore profilo di rischio a causa della crescente concorrenza.

Ben diversa la view di Citigroup su Terna che è da acquistare con un prezzo obiettivo a 5,6 euro. Anche in questo caso il titolo quota in linea con i peer, ma vanta un più forte profilo di crescita di lungo periodo.

Sotto la lente Acea, Iren ed Hera

Spostando lo sguardo sui titolo a minore capitalizzazione, raccoglie consensi Acea che oggi è stato promosso da "hold" a "buy" da Kepler Cheuvreux, con un target price che passa da 13,5 a 17 euro. Il broker ha definito superiori alle attese gli obiettivi del piano industriale del gruppo e tali da giustificare un miglioramento delle stime, alzate in media del 10% e del 15% rispettivamente per l'Ebitda e per l'utile per azione con riferimento al periodo 2018-2022.

Un upgrade per Acea è arrivato anche da Mediobanca Securities che ha modificato la sua strategia da "neutral" ad "outperform, con un fair value alzato da 16,5 a 17,5 euro.

Anche in questo caso dopo il piano industriale presentato dal gruppo, gli analisti hanno rivisto verso l'alto le stime per tenere conto di maggiori spese per investimenti nelle attività regolate e di una performance migliore delle attese sul business liberalizzato.

Banca IMI invece punta su Iren che è da aggiungere in portafoglio con un prezzo obiettivo a 2,8 euro. Con riferimento alla fiducia della società nella finalizzazione dell'acquisto di Acam La Spezia entro il 2017, Banca IMI segnala che la crescita esterna rappresenterebbe una notizia positiva per Iren.

Infine, è cauto il giudizio espresso da Equita SIM su Hera, con un rating "hold" e un fair value a 2,9 euro. La stampa di recente ha parlato dei potenziali finanziamenti concessi dalla Banca europea per gli investimenti alle imprese italiane per un totale di 250 milioni di euro.

Secondo la SIM milanese il finanziamento, se confermato, contribuirebbe positivamente ai conti di Hera, considerato il costo tendenzialmente molto contenuto dei finanziamenti infrastrutturali concessi dall'organismo Europeo.

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