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Le analisi tecniche dei titoli bancari

Venerdì 29 luglio verranno resi noti i risultati degli stress test dell’Eba. Come già noto ormai da tempo, l’istituto bancario inserito nella lista a rischio è Bca Mps, in quanto vedrebbe una forte riduzione del CET1 in caso di scenario avverso. Situazione differente per Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) (in testa alle 5 banche italiane), Bco Popolare, Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) ed Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) .

Noiosa e monotona Piazza Affari nelle ultime sedute che attende, in particolar modo, i risultati degli stress test. I titoli del comparto bancario, ad eccezione di Mps che in avvio di ottava dovrebbe aprire in deciso ribasso, sono ancora in una fase di letargo. Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito verranno riportate le analisi tecniche degli istituti sopracitati.

BCA MPS

Quadro grafico sempre incerto per il titolo bancario che dovrebbe aprire la prima sessione settimanale in deciso ribasso riportandosi così al di sotto di 0,3000 euro. La stabilizzazione dei prezzi al di sotto di questo riferimento potrebbe peggiorare la situazione e ci sarà il rischio di rivedere quota 0.2800 euro. Attenzione alle prossime speculazioni.

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Ubi banca

Ancora in letargo Ubi banca i cui corsi stazionano ancora al di sotto della resistenza a 2,85 euro, riferimento importante per l’attivazione di un nuovo rally. La strada per avviare un recupero stabile è ancora lunga; il titolo bancario deve infatti riportarsi quanto meno in area 3,40 euro e da lì proseguire. Per avere un’indicazione di recupero più forte, nel medio periodo, serve la riconquista di 3,75 euro. primi segnali negativi sotto quota 2.60 euro in chiusura di seduta.

Banco Popolare (Amsterdam: PB8.AS - notizie)

Dopo essere sceso fino a 1.76 euro (minimo storico), il titolo bancario ha avviato un rimbalzo coinciso con i segnali di ripresa del comparto bancario. La strada per una ripresa solida del titolo appare però ancora lunga. Solo sviluppi con tenuta sopra quota 3.60 euro potranno rappresentare un’inversione del trend ribassista. Al di sotto di 2.20 euro (in chiusura di seduta) invece, torna prepotentemente il boom delle vendite.

Intesa Sanpaolo

Il confronto con la prima resistenza posizionata a 2.02 euro dirà se i corsi potranno ambire o meno al ritorno in area 2,20 euro e successivamente alla resistenza chiave di 2,46 euro. Diversamente invece, sotto quota 1,89 euro, probabile una nuova ondata di ribassi con target a 1,83 e 1,77 euro in prima battuta.

Unicredit

In linea con i titoli del comparto messi duramente alla prova negli ultimi mesi, Unicredit ha inviato nelle ultime sedute segnali di ripresa, allentando così le tensioni che avevano colpito il titolo bancario protagonista di forti affondi e nuovi minimi storici. I corsi hanno oltrepassato il primo ostacolo posizionato a 2,225. Oltre tale soglia i prezzi dovranno accumulare forza per poi raggiungere e superare quota 2,42 e successivamente, con quest’ultima violazione, 2,65 euro. Segnali di debolezza verranno generati al di sotto di quota 2.05 euro (in chiusura di seduta), preludio ad un affondo in prima battuta fino a 2.005 e successivamente, con quest’ultima violazione, a 1.95 euro (supporto fondamentale 1,89 euro).

Autore: Pasquale Ferraro Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online