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La bolla Europa!

Il 2017 ha l’aria di essere un anno davvero decisivo per le sorti della moneta unica, ripeto per le sorti di una moneta, non certo per l’Europa o la sua storia, perchè solo un imbecille può accumunare le sorti di un continente con quello di una moneta, solo un ingenuo può non capire che questa europa è solo l’europa delle merci e delle monete, dei capitali e delle lobbies.

Recentemente un pugno di mercenari ha sottoscritto l’accordo CETA al Parlamento europeo, mentre chi come la Picierno che spendeva 80 euro ogni due settimane per vivere o Calenda vi raccontano che l’accordo farà volare l’occupazione, leggetevi perchè …Perché io voterei contro il CETA

Si presume che gli accordi commerciali riguardino la crescita, il lavoro e lo sviluppo, ma non è il caso del CETA. Nessuno, nemmeno i più strenui difensori del trattato, sostiene che esso porterà guadagni significativi in questo campo. La Commissione Europea, che ha portato avanti le negoziazioni del trattato in base al mandato ricevuto da tutti i ministri del commercio europei, incluso quello britannico, ha concluso che il CETA potrà generare miglioramenti molto modesti sul piano della crescita: solo tra lo 0,03% e lo 0,08% del PIL europeo nei prossimi dieci anni.

Leggetevelo tutto mi raccomando, è ora di comprendere che a molti di loro interessano solo le mazzette che ricevono per votare questo o quello a favore delle multinazionali.

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Quello che a loro interessa sono regole e trattati anacronistici avete visto qualcuno intimare alla Germania di ridurre il suo folle surplus commerciale?

Bruxelles verso il no sul debito italiano

Se entro quel lunedì il governo ancora non avrà mosso passi concreti, i ministri lo metteranno nero su bianco e la Commissione non potrà più temporeggiare. Tutti sperano che questo sia lo scenario meno probabile e c’è ottimismo sul fatto che Padoan manterrà la parola. Ma l’Eurogruppo non intende abbassare la guardia. Il 5 dicembre il presidente Jeroen Dijsselbloem aveva chiuso un occhio per via del risultato del referendum e delle dimissioni di Renzi, ma ora non ci sono più ragioni per posticipare. Anzi, «l’instabilità politica» rilevata dalla stessa Commissione nelle sue previsioni economiche è un motivo per mettere in sicurezza i conti al più presto.

Padoan: entità manovra chiesta da Ue non cambia

Dall’Italia non arriveranno nuovi dettagli alla Commissione sulla manovra entro mercoledí, data di pubblicazione del rapporto sul debito. Rispondendo a chi gli chiedeva se ci si può aspettare nuovi dettagli entro mercoledí, il ministro ha detto “non credo, tutte le informazioni sono state già anticipate nelle winter forecast in cui, nella scheda italiana, si prende atto dell’impegno del Governo a fare un aggiustamentone. Quindi mi aspetto che questo sia il messaggio”.

Manovra, la correzione è light: ma senza accordo Ue rialzi per …

Il governo punta a ridurre all’osso la correzione, mettendo sul piatto 2 mld tra estensione e proroga dello split payment (1 mld o qualcosa più) e tagli della spesa per il funzionamento dei ministeri (intorno agli 800 mln). Se il negoziato con la Commissione naufragasse e Roma fosse costretta a rafforzare l’intervento per scongiurare una procedura sui conti allora il governo valuterebbe se alzare la tassazione sui giochi, o sugli alcolici o sulle sigarette. Fuori discussione il rialzo delle accise sulla benzina, ben più impopolari delle ‘bionde’ e dell’alcool in una fase di incertezza politica.

Possibile, ma più difficile, procedere ad uno sfoltimento delle agevolazioni/detrazioni fiscali. Quanto ai tempi, anche lì tutto dipenderà dalla trattativa con Bruxelles, con il governo che punta a inserire le misure nel documento di Economia e Finanza per farle rientrare nella normale programmazione di bilancio nazionale atteso per metà aprile.Al suo posto potrebbe arrivare uno dei suoi vice, l’ex premier finlandese Katainen, considerato un rigorista sui conti pubblici, e già in passato molto critico per la flessibilità concessa all’Italia.

Mentre i mercati stanno scommettendo sul fatto che l’Europa darà una mano alla Grecia io sono pronto a scommettere che domani la commissione europea verrà incontro all’Italia. Hanno un disperato bisogno di tenere le acque più calme possibili non possono permettersi temporali o uragani mentre ci avviciniamo tornata elettorale europea. Di solito can che abbaia non morde!

C’è chi dice che l’ euro non si dissolverà mai, non abbiamo fatto i conti con la convinzione politica, la tenacia a non mollare questo giocattolino che fa tanto guadagnare i loro amici si certo in Olanda e in Francia vinceranno le forze di estrema destra ma loro non permetteranno mai che possono governare ,ma il vento è cambiato e loro senza nulla fare stanno cercando di fermare il vento con le mani.

Autore: Andrea Mazzalai Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online