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Bond: fly to quality è la parola d’ordine tra gli operatori

Incertezza sul fronte politico e miglioramento dello stato di salute dell'area euro. Questi i fattori che hanno caratterizzato le recenti dinamiche sui prezzi dei principali benchmark obbligazionari. Nell'arco delle prossime settimane assisteremo ad importanti appuntamenti politici: il 15 marzo con l'elezioni politiche in Olanda a seguire il 23 aprile con il primo turno alle presidenziali francesi ed il successivo - eventuale - ballottaggio il 7 maggio. A queste cruciali scadenze, il vecchio continente giunge con dati economici migliori rispetto alle attese (v. recente diffusione degli indici Pmi). Nonostante quest'ultimo fattore, nel corso delle ultime sedute, all'umore degli operatori non è bastato: una ritrovata rotazione di portafoglio ha preso vita a favore dell'ormai classico «fly to quality» con - diretta conseguenza - sull'incremento dei corsi; in Germania, il biennale tedesco - strumento di riferimento in periodi di incertezza - ha visto il proprio rendimento negativo avvicinarsi all'1% (oltre il -0,95% nell'intraday). All'opposto invece l'andamento dei ritorni monetari riconducibili ai paesi periferici: per l'Italia, in particolare, si è potuto assistere - in asta di collocamento - ad un significativo incremento sia per i titoli di stato ordinari (BTp a 5 anni con yield a 1,11% in aumento rispetto sia a dicembre che gennaio) sia per quelli indicizzati all'inflazione dell'Eurozona (0,37% con scadenza maggio 2022 e 1,17% per il sottostante "a settembre 2026").

Un ritorno alla ricerca dei beni rifugio (Bund) ma - allo stesso tempo - l'ennesimo scetticismo per i paesi ritenuti ancora "a rischio" (seppur relativo).

EURO BUND FUTURES

Appare eccessivo il recente rally avvenuto sul sottostante tedesco. Dai minimi registrati nel corso del 2017 i prezzi hanno ripreso quota apprezzandosi di quasi tre punti percentuali: il superamento della soglia psicologica posta a 165 punti ha favorito l'ulteriore corsa in direzione di area 166,50. Al momento si possono evidenziare diffusi cenni di debolezza sui principali leading indators mentre sul fronte lagging il posizionamento rimane rialzista. Da temere l'eventuale violazione del supporto a 165,389 che, in un primo tempo, potrebbe agevolare un potenziale downside (over weekly) fino a quota 164,417. Posizionamento rialzista solo in caso di superamento 166,715 con primo target a 167,126.

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US T-NOTE FUTURE

Volumi in diminuzione nel corso delle ultime tre sedute. Dopo il recente rally di brevissimo periodo - accompagnato da un importante incremento volumetrico - si è potuto assistere, alla vigilia del tanto atteso intervento al Congresso del neoeletto presidente Trump, una frenata sul fronte degli acquisti. Il sottostante Usa rimane circoscritto in un trading range che - attualmente - vede solo il caso del superamento di quota 125,60 come possibile spiraglio per un ulteriore upside dei prezzi (target oltre area 126). Negativa invece una chiusura inferiore a 124,555 che favorirebbe il test del supporto in corrispondenza di soglia 123,66.

FOCUS ITALIA - BTP FUTURE

Attuale target rialzista in coincidenza di area 133,62: molti però sono i dubbi per il suo raggiungimento. L'impianto algoritmico appare alquanto compromesso ed orientato ad una prima fase di prese di beneficio con possibile ritorno dei prezzi fino a 131,74 (supporto statico). Successivamente a questa dinamica ribassista i prezzi potrebbero nuovamente risalire. Da temere l'eventuale cedimento di 131,70: il ritracciamento potenziale troverebbe un target in prossimità di quota 130,66.

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