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Borsa Milano chiude poco mossa, giù Telecom Italia e cementieri

MILANO (Reuters) - Il clima estivo continua a condizionare l'andamento di Piazza Affari, che dopo aver oscillato in range molto stretto sotto e sopra la parità chiude in frazionale progresso, con il FTSE Mib che conferma la tenuta dei 22.000 punti superati alla vigilia.

Poco mosse anche le altre principali borse europee e Wall Street.

L'indice FTSE Mib sale dello 0,08%, l'Allshare dello 0,11% e lo Star dello 0,34%. Volumi sotto tono, per un controvalore nel finale intorno a 1,7 miliardi di euro.

Il benchmark paneuropeo STOXX 600 guadagna lo 0,2% circa.

TELECOM ITALIA cede poco più del 2% con volumi in linea con la media degli ultimi cinque giorni ma ben sotto quella a 30 giorni. Ieri sera l'azionista Vivendi ha detto di non esercitare alcun controllo di fatto su Telecom Italia. [nL5N1KT4NF] I broker sottolineano come la risposta dei francesi fosse attesa, mentre adesso spetta alla Consob valutare i chiarimenti forniti.

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Deboli BUZZI e CEMENTIR (rispettivamente -1,4% e -1,7%) dopo che l'Antitrust li ha multati -- assieme ad altre società -- per condotte anticoncorrenziali.

I titoli bancari si muovono senza una direzione precisa, con l'indice di settore piatto. UBI è il migliore con un rialzo dell'1,5% mentre le big UNICREDIT e INTESA SANPAOLO sono marginalmente deboli.

Denaro su FERRARI (+1,3%), che oggi ha segnato un nuovo record a 95,3 euro.

Tra i titoli premiati dagli acquisti anche BANCA GENERALI, +2,5%, FERRAGAMO, +1,2%, STM +1,1%.

Tra i minori arretra del 5% circa WASTE ITALIA dopo il balzo a doppia cifra di ieri sulla scia del deposito della domanda di ammissione della controllata Waste Italia Spa alla procedura di concordato preventivo con continuità aziendale. Oggi il gruppo ha comunicato che la proposta ai bondholder e al creditore Bnp Paribas nell'ambito del procedimento di concordato preventivo prevede il soddisfacimento ai creditori al 10

In forte rialzo PIERREL (+14,4%) dopo che Unicredit, BNL e Bpm hanno accettato l'offerta degli azionisti di Pierrel Fin Posillipo e Bootes per l'acquisto di 12,9 milioni di crediti vantati nei confronti della società. Gli azionisti hanno confermato l'intenzione di imputare al patrimonio di Pierrel entro il 10 agosto una parte dei crediti.