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Borsa Milano chiude in calo su tensioni Ucraina, bene popolari, Autogrill

Un operatore di borsa a lavoro. REUTERS/Brendan McDermid

MILANO (Reuters) - Piazza Affari archivia la seduta in territorio negativo, peggiorando nel pomeriggio - come tutti i mercati internazionali - per le tensioni in Ucraina e i timori di invasione russa.

Per tutta la giornata tuttavia il listino milanese era rimasto saldamente avanti rispetto alle principali borse europee, sostenuto dai rialzi di alcune banche e di qualche titolo di peso del listino principale come Enel.

Il mercato è sembrato accogliere complessivamente bene il piano illustrato ieri sera dal premier Matteo Renzi. All'indomani della presentazione del primo blocco di misure su fisco e lavoro dalle banche d'affari è arrivata una promozione su programma e strategia politica per perseguirlo, pur con qualche riserva sui tempi di attuazione e sulla questione delle coperture.

"Le riforme del 'mercoledì da leoni' di Renzi sono ambiziose e un buon punto di partenza, motivo di rimanere 'lunghi' sull'Italia. Riteniamo il programma di Renzi sostanzialmente positivo anche se mancano molti dettagli sull'effettiva messa a punto delle misure", commenta Alberto Gallo, analista di Royal Bank of Scotland.

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Al tono più positivo sull'Italia ha contribuito anche il buon esito delle aste di Btp di questa mattina, in cui è stato collocato l'ammontare massimo di 7,75 miliardi a tassi in ulteriore discesa, ai minimi della nascita dell'euro.

L'indice Ftse Mib chiude in ribasso dello 0,91% e l'Allshare cede lo 0,86%. Volumi nel finale per circa 3,3 miliardi di euro.

Il FTSEurofirst300 arretra dell'1%, con Parigi in calo dell'1,3% e Francoforte dell'1,9% circa. A Wall Street gli indici sono tutti negativi.

Il Ftse Mib sta sovraperformando da inizio anno, con un progresso a ieri di quasi il 10% rispetto al -0,7% del benchmark europeo FTSEurofirst 300.

Tra i singoli titoli prosegue la corsa della vigilia POP MILANO (oltre +4%), spinta dai giudizi positivi dei broker sulle prospettive di sviluppo della banca sotto la guida del nuovo management.

Bene anche POP EMILIA che balza del 4,6%. Un analista ricorda che la banca sta tenendo un roadshow con gli investitori oggi a Parigi e domani a Londra per presentare i conti 2013.

Tra le altre banche salgono BANCO POPOLARE, MEDIOBANCA e MPS mentre UNICREDIT è realizzata (oltre -3% in chiusura) dopo i recenti rialzi. In calo dell'1,9% INTESA SANPAOLO.

In denaro (+4,4%) AUTOGRILL che oggi ha diffuso i risultati del 2013, archiviato con ricavi ed Ebitda in calo ma sostanzialmente in linea con la guidance. Nelle prime settimane del 2014 si registra però una ripresa, con vendite in crescita del 3,7%.

Forti acquisti anche oggi su ENEL che sale dell'1,9%, promossa da alcuni broker internazionali dopo l'annuncio dei conti 2013 ieri e del piano industriale al 2018 che prevede anche un incremento della dividend policy dal 2015.

GENERALI chiude in calo dello 0,9% dopo i conti del 2013, di poco sotto le attese. "Il titolo era un po' salito ieri sulla previsione di short covering emotivi. Ma visti i dati non eccellenti, che non potevano essere diversi visti i write-off e le calamità, il titolo in breve è rientrato nei ranghi", osserva un trader.

Giù anche oggi il lusso, con TOD'S in discesa del 2,3% e FERRAGAMO dell'1,8%.

Fuori dal paniere strappa RCS che guadagna oltre il 7% sulla scia di alcune promozioni di broker a seguito dell'annuncio di nuovi tagli dei costi nei prossimi anni.

Fra i minori KINEXIA balza di quasi il 25% dopo l'annuncio del rafforzamento della presenza in Cina a seguito dell'accordo di collaborazione con China Energy Conservation.

Sul fronte dei ribassi, CENTRALE LATTE TORINO cede oltre il 22% dopo il forte rialzo delle scorse sedute.

Ritracciano pesantemente anche le società di calcio dopo la corsa di ieri. La LAZIO perde il 12%, la ROMA più del 7% e la JUVE di quasi il 5%.