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Borsa Milano indici negativi e volatili, dopo sbandata, giù oil, banche, forte Saras

Una donna davanti l'ingresso della Borsa di Milano

MILANO (Reuters) - Seduta al cardiopalma a Piazza Affari, che poco prima delle 10 ha visto schizzare improvvisamente gli indici in negativo, fra lo stupore degli stessi trader, ignari di quello che stava succedendo.

L'indice Ftse Mib è sceso fino al 3,8% con numerosi titoli sospesi per eccesso di ribasso. Un andamento simile è stato registrato anche sulle altre borse europee, ma con effetti più contenuti. Solo i mercati nordici hanno registrato un calo ancora più drammatico. Un portavoce di Euronext Oslo ha detto che non ci sono notizie che possano spiegare il crollo improvviso, che un trader ha definito un "flash crash".

Secondo un trader di Milano, si sarebbe trattato di un errore tecnico nell'emissione di un ordine legato a un basket di titoli europei e "la Borsa di Milano essendo meno liquida e con scambi molto bassi ha ampliato il movimento". Il trader sottolinea che potrebbe essere stato un grosso fondo che ha disimpegnato le quote.

Sbandata a parte, i mercati erano partiti comunque deboli nella prima seduta di maggio, proseguendo la fase ribassista del mese precedente, penalizzati dal difficile contesto geopolitico a causa della guerra in Ucraina.

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A pesare sugli indici europei anche il brusco stop di Wall Street venerdì scorso, con la perdita giornaliera più elevata dal 2020, dopo il tonfo di Amazon post risultati trimestrali ben sotto le attese e in scia del dato sull'inflazione Usa che ha registrato il maggiore balzo su base mensile dal 2005.

Sui mercati asiatici chiusa Shanghai fino al 4 maggio, mentre Tokyo chiuderà da domani fino al 5 di maggio.

Intorno alle 10,50 l'indice FTSE Mib è in calo dell'1,56%. Volumi poco sotto quota 800 milioni di euro.

Tra i titoli in evidenza:

Venduti i petroliferi in scia al ritracciamento del prezzo della materia prima con Eni in calo dello 0,7%, meglio del comparto grazie anche ai risultati trimestrali resi noti venerdì scorso ben sopra le attese. Realizzi su Tenaris in calo del 3,5% dopo il balzo delle ultime sedute anche in questo casi post risultati. Saipem arretra del 2,2%, Maire Tecnimont in calo dell'1,6%.

Non si arresta invece la salita di Saras (+4%) in un trend rialzista che vede il titolo guadagnare il 67% circa da inizio anno sempre sulle attese dell'incremento dei margini di raffinazione sul diesel.

Giù il comparto auto che a livello europeo arretra del 3,8%. Stellantis in calo del 2,7%. Fa anche peggio Cnh (-2,8%) con il mercato incurante della cessione di Raven Engineered Film - divisione di Raven Industries, acquisita l'anno scorso da Cnh - per un prezzo di 350 milioni di dollari. Gli analisti di Intesa Sanpaolo valutano in maniera positiva il deal, "anche da un punto di vista finanziario perché implica multipli legati alla transazione generosi a livello complessivo".

Pesante Stm che cede il 3,6% e risente della forte correzione del Nasdaq.

In calo anche le banche, con le big Unicredit e Intesa SP in discesa rispettivamente del 2,6% e dell'1,8%.

Infine, fermento sui titoli del calcio, con la Juve, partita forte per poi ritracciare (-0,9%) dopo che si è assicurata l'approdo alla Champions League grazie alla vittoria di ieri, mentre Lazio sale del 3% dopo la vittoria fuori casa. Bene AS Roma (+0,4%) in vista del ritorno di semifinale della Conference League.

(Giancarlo Navach, editing Claudia Cristoferi)