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Borsa Milano in leggero calo, bene oil, spunti su Safilo

Ingresso della Borsa di Milano

MILANO (Reuters) - Piazza Affari prosegue la seduta poco mossa come le altre borse europee, consolidando i forti guadagni di venerdì.

Il rialzo dei titoli energetici compensa in parte l'andamento incerto delle banche e la debolezza dei settori più industriali, sui quali pesano le prese di beneficio.

Movimenti frazionali anche per i futures sugli indici Usa.

Intorno alle 12,00 il Ftse Mib perde lo 0,27%. Volumi modesti intorno ai 500 milioni di euro.

Tra i titoli in evidenza:

Prosegue il rialzo del settore energetico dopo l'annuncio di forti tagli alla produzione di petrolio da parte dell'Arabia Saudita all'interno di un più ampio accordo dell'Opec+ per limitare l'offerta fino al 2024. Immediato l'impatto positivo sui prezzi del greggio, sebbene limitato dai timori su un calo della domanda. "Nel 2023 ipotizziamo un prezzo medio del Brent di 80 dlr/barile", scrive Equita nel daily odierno spiegando di avere un "approccio difensivo" verso il settore e indicando ENI (+1,2%) tra i titoli preferiti.

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In luce ancheTENARIS (+1,4%) che secondo Bestinver ("buy") ha valutazioni particolarmente depresse. Nel comparto vivace anche SAIPEM (+1,2%).

Banche in ordine sparso. L'indice milanese cede lo 0,4%, tra il +2,8% di MPS e il -1,2% di UNICREDIT. Poco mossa INTESA SANPAOLO, bene BPER.

In lieve calo STELLANTIS (-0,5%, ma +21% da inizio anno contro il +8% del settore, sottolinea Bestinver) e e PIRELLI dopo i rialzi di venerdì. BREMBO -1,4%.

Realizzi anche su MONCLER (-1,2%) e il resto del settore lusso. In calo PRYSMIAN.

Piatta TELECOM indifferente alle indiscrezioni di venerdì su un possibile ingresso di Amazon nel settore. "Ammesso che le indiscrezioni trovino conferma, ci sembra improbabile l'interesse di Amazon per il mercato italiano, altamente competitivo e con prezzi offerti da MNO e MVNO molto aggressivi (ampiamente sotto i 10 dlr/mese indicati come possibile pricing di Amazon)", scrive Equita.

Tonica SAFILO (+2,2%) dopo le indiscrezioni secondo cui LVMH sarebbe disponibile a rilevare l'impianto di Longarone, assorbendo metà del personale. Un'altra cinquantina di dipendenti potrebbe essere assorbita da Marcolin. "Per Safilo si tratterebbe a questo punto di gestire un piano di esuberi su meno di 200 persone. La risoluzione di questa vertenza sarebbe positiva, in quanto consentirebbe a Safilo di dare maggiore visibilità al piano di recupero di redditività", commenta Equita.

(Claudia Cristoferi, editing Stefano Bernabei)