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Borsa Milano chiude positiva dopo vendite dettaglio Usa, Pop Milano -8,5%

MILANO (Reuters) - Piazza Affari chiude con segno positivo aiutata dall'onda lunga delle vendite al dettaglio Usa che a marzo hanno segnato l'incremento più alto da settembre 2012.

Il dato Usa, tuttavia, non è servito a placare l'ondata di vendite che si è abbattuta su alcune popolari dopo le novità del weekend, mentre ha consentito un'accelerazione dei titoli del lusso, già ben comprati in mattinata.

L'indice FTSE Mib ha chiuso in rialzo dello 0,55%, l'Allshare dello 0,39%. Volumi per 3,38 miliardi di euro. In linea Londra, Francoforte e Parigi.

POPOLARE MILANO chiude in calo dell'8,52% con volumi doppi rispetto alla media delle ultime 30 sedute e quasi tripli rispetto alle ultime cinque. Sabato l'assemblea ha bocciato la proposta di riforma della governance caldeggiata da Bankitalia. Il mercato teme ripercussioni sull'aumento di capitale da 500 milioni in rampa di lancio il prossimo 5 maggio e il probabile ritardo nella rimozione degli add-ons.

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Debole anche POPOLARE EMILIA con il mercato che scommette sempre più su un aumento di capitale a breve il cui importo, secondo indiscrezioni stampa, potrebbe aggirarsi tra 600 e 700 milioni.

Fa decisamente peggio BANCA ETRURIA (-11,59%) dopo l'annuncio di trattative in esclusiva con Popolare Vicenza per studiare un'integrazione. Secondo un trader il titolo sconta oggi la delusione del mercato che probabilmente si aspettava un passo più risolutivo nelle trattative per un'aggregazione. Un altro, invece fa notare come venga meno l'appeal speculativo con l'esclusiva siglata nel weekend. Da inizio anno il bilancio del titolo è positivo per oltre il 90%.

Segno meno anche per MONTE PASCHI e UBI BANCA, mentre tengono BANCO POPOLARE, UNICREDIT e INTESA SANPAOLO. L'indice italiano dei bancari è piatto, quello europeo cede lo 0,13%.

Balzo del lusso con acquisti importanti su FERRAGAMO, TOD'S e, in misura minore, MONCLER.

ENI sfiora +2% in chiusura in attesa che siano ufficializzate le indicazioni del Tesoro sui nuovi vertici. Gli investitori istituzionali, in particolare i fondi, sembrano apprezzare l'ipotesi Claudio Descalzi, oggi direttore generale E&P, nel ruolo di AD. In scia SAIPEM.

STM cede quasi il 3% dopo la bocciatura di Ubs a 'sell'.

MOVIEMAX vola nel finale a +25% dopo la notizia di un term sheet con Computio Finance per la sottoscrizione di un accordo che impegna la controparte alla sottoscrizione di un aumento di capitale riservato fino a 600.000 euro in due mesi.