Borse Europa deboli con banche e petroliferi a metà seduta
L'azionario europeo è debole a metà seduta appesantito da banche e petroliferi, con Commerzbank tra i titoli più penalizzati dopo un secondo trimestre deludente per quanto riguarda i coefficienti patrimoniali.
Alle 12 italiane lo STOXX 600 perde lo 0,26% dopo aver toccato ieri il massimo da un mese, pur rimanendo in calo del 7% da inizio anno.
Commerzbank perde più del 6% dopo aver comunicato che il profitto operativo e il margine di capitale sono scesi nel secondo trimestre a causa dell'esposizione della banca su pensioni e debito sovrano italiano.
L'indice bancario europeo cede l'1,55%, settore in assoluto più debole con gli investitori molto cauti in attesa dei risultati degli stress test degli istituti europei in calendario per venerdì. Il comparto resta il peggiore quest'anno, a causa dei timori legati alla riduzione dei margini in presenza di tassi ultra-bassi.
Tra i titoli bancari, Monte dei Paschi di Siena, Deutsche Bank e UniCredit registrano cali tra il 4 e l'8%.
BP perde il 2,9% dopo una trimestrale deludente, in un settore petrolifero generalmente in rosso a causa del calo dei prezzi del greggio.
Tra i titoli al rialzo, la francese Faurecia sale del 4% dopo aver migliorato l'outlook 2016; il chipmaker AMS segna un +6% dopo aver annunciato utili trimestrali forti, mentre la finlandese UPM-Kymmene registra un progresso del 3,7% dopo conti oltre le attese.
Goldman Sachs afferma che la stagione delle trimestrali è iniziata con sorprese moderatamente positive nei comparti dei beni industrali, dei servizi e delle materie prime. Il real estate, i beni personali e le tlc sono invece i settori peggiori.
Circa un quinto delle compagnie dello STOXX 600 hanno comunicato i risultati sinora e per la fine della settimana tale quota salirà alla metà, dice sempre Goldman.