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Le Borse reagiscono alla crisi politica tedesca. Corre Mediaset

Dopo due giornate consecutive in salita, le vendite sono tornate a fare capolino sulla piazza azionaria giapponese. L'indice Nikkei 225 è sceso dello 0,6% sulla scia del calo accusato venerdì scorso da Wall Street e sull'onda el recente rafforzamento dello yen nei confronti del dollaro, con il cambio fotografato poco sopra quota 112.

In recupero le Borse europee che dopo una partenza in calo sono riuscite a risalire la china e a spingersi in territorio positivo. Il Ftse100 al momento si accontenta di un frazionale rialzo dello 0,05%, mentre riescono a fare meglio il Dax30 e il Cac40 che avanzano rispettivamente dello 0,2% e dello 0,28%.

I mercati stanno reagendo al ribasso iniziale alimentato dai timori legati alla crisi politica tedesca, dopo che la cancelliera Merkel ieri ha annunciato il fallimento delle trattative con i liberali, facendo così sfumare la possibilità di formare una coalizione di governo.

Sul fronte macro l'unico dato macro di oggi in Europa è stato quello diffuso in Germania dove ad ottobre l'indice di prezzi alla produzione ha evidenziato una variazione positiva dello 0,3%, in linea con la lettura di settembre, ma oltre le previsioni degli analisti che avevano messo in conto un progresso più contenuto dello 0,2%.

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L'attenzione del mercato è ora rivolta all'appuntamento di oggi pomeriggio quando il presidente della BCE (Toronto: BCE-PRA.TO - notizie) , Mario Draghi, sarà impegnato in un'audizione al Parlamento europeo, in occasione della quale è probabile che torni a parlare del tema delle sofferenze bancarie.

In luce verde anche Piazza Affari dove il Ftse Mib dopo essere sceso sotto area 22.000, ha ripreso quota e ora si presenta poco oltre i 22.150 punti, con un vantaggio dello 0,36%.

Tra le blue chips con il segno meno segnaliamo Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) e Banca Mediolanum che lasciano sul parterre rispettivamente il 3,8% e il 2,58%, appesantite entrambe dallo stacco cedola. Per lo stesso motivo Terna (Amsterdam: TX6.AS - notizie) cede l'1,35% e Atlantia (Londra: 0I2R.L - notizie) l'1,03%, mentre Tenaris (Amsterdam: TS6.AS - notizie) limita i danni ad un frazionale 0,08% dopo lo stacco del dividendo e Recordati (Londra: 0KBS.L - notizie) sale dello 0,05%.

Scatta in avanti Mediaset (Londra: 0NE1.L - notizie) che conquista il primo posto tra le blue chips con un rally di oltre il 3,5%, sostenuto dai rumors di stampa secondo cui un accordo con Vivendi (Londra: 0IIF.L - notizie) dovrebbe essere raggiunto al massimo nel giro di tre settimane.

Spunti positivi nel settore bancario con Banco BPM in ascesa del 2,16%, seguito da Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) che avanza dello 0,9%, mentre Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) e Bper Banca salgono rispettivamente dello 0,78% e dello 0,73%.

In rialzo dell'1,71% Buzzi Unicem (Londra: 0NVQ.L - notizie) dopo che Banca IMI ha confermato la raccomandazione "add" con un target price a 26,5 euro.

Sul fronte macro Usa oggi l'agenda sarà piuttosto snella visto che troviamo solo il Superindice che ad ottobre dovrebbe mostrare una variazione positiva dello 0,3% rispetto al calo dello 0,2% precedente.

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