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Borse Usa al sicuro per ora, meno quelle UE: le attese a Milano

Borse Usa al sicuro per ora, meno quelle UE: le attese a Milano

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l'intervista realizzata a Gabriele Cortigiani, esperto ricercatore dei mercati e co-fondatore del sito www.prendoilcontrollo.com .

A Wall Street i tre indici principali continuano a viaggiare a poca distanza dai massimi storici aggiornati di recente, mentre le Borse europee sono state frenate dalla forza dell’euro. Cosa si aspetta nel breve per i mercati azionari?

Al momento i mercati americani ed europei stanno viaggiando a velocità diverse, conseguentemente per poter rispondere correttamente a questa domanda è doveroso, a mio avviso, effettuare prima una riflessione importante: nel corso dell’ultimo semestre si è annullata quella che, fino a poco tempo fa, era definita «correlazione inversa» tra eurodollaro e S&P500.

Se infatti analizziamo l’andamento del cambio EURUSD e lo rapportiamo ai movimenti degli ultimi mesi dell’SP500, possiamo notare che entrambi sono all’interno di un trend ben impostato al rialzo. In questo preciso momento storico l’EUR-USD si sta trovando in prossimità di una resistenza importante, caratterizzata dai massimi precedenti battuti nell’estate 2015 (agosto) e nella primavera del 2016 (maggio).

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Conseguentemente se, nelle prossime sedute, tale area dovesse far regredire le quotazioni del cambio euro-dollaro potremmo assistere ad un’inversione della forza relativa tra i listini azionari europei e quelli americani.
Analizzando tecnicamente l’andamento delle quotazioni notiamo che l’ultimo trimestre in Europa è stato caratterizzato da una debole lateralità, nonostante il trend primario sia ancora al rialzo.

Suggerisco di monitorare il trend tracciando una linea di tendenza sull’indice DAX congiungendo i minimi di giugno, novembre e dicembre 2016, che al momento rappresenta il barometro del trend in atto. Se, nelle prossime sedute, tale livello dovesse esser violato al ribasso potremmo assistere ad una correzione importante.
Per quanto riguarda gli States, invece, non ci sono al momento evidenti segnali di un’imminente inversione di tendenza ed eventuali ritracciamenti potranno rappresentare l’ennesima occasione di acquisto.

A Piazza Affari il Ftse Mib ha trovato un ostacolo in area 21.500/21.600, senza subire al momento ritracciamenti particolarmente rilevanti. Prevede ulteriori salite nelle prossime giornate?

Sul breve-medio termine il mercato italiano si sta trovando all’interno di un’area di congestione di 1.000 punti tra i 21.600 ed i 20.600 e, conseguentemente, non ritengo che sia un mercato sul quale al momento convenga posizionarsi in ottica operativa multiday.
Per poter prevedere ulteriori salite (importanti) è opportuno che il Ftse Mib chiuda l’ottava sopra la parte superiore del rettangolo, che si vede benissimo analizzando il grafico nell’ultimo trimestre.

Solo a quel punto potrò considerare la Borsa Italiana come mercato sul quale operare con un buon grado di riuscita, ma fin quando i prezzi resteranno all’interno dell’attuale trading range il rischio di restare intrappolati dalla parte sbagliata del mercato è troppo elevato. Questa situazione è ideale per i trader contrarian di breve termine, che potrebbero vendere sui 21.600 e riacquistare a 20.600 punti.

Nel settore del lusso a Piazza Affari ci sono dei titoli che presentano configurazioni grafiche interessanti? A quali consiglia di guardare ora?

Il settore del lusso non sta brillando in modo particolare nell’ultimo periodo e l’unico titolo che merita attenzione è sicuramente GEOX, che ha effettuato un importante breackout di area 3,05 € per azione ed ha chiuso proprio la seduta di ieri a 3,28 euro. In ottica operativa si potrebbero scegliere due strade, chiaramente sulla base della propria propensione al rischio, entrambe rialziste.

La prima quella di comprare al superamento del massimi di ieri cercando di cavalcare il movimento esplosivo che si è creato nelle ultime sedute; la seconda, invece, un po’ più conservativa è quella di attendere un pullback dei prezzi per poter rientrare in acquisto al superamento del massimo precedente che si sarà formato. Fondamentale, per questa seconda ipotesi, che le quotazioni non vadano sotto area 3,0592.

Come valuta il recente andamento di STM e di Telecom Italia? Cosa si aspetta per questi due titoli nel breve e quali strategie ci può suggerire per entrambi?

STM, dopo il ribasso che ha fatto perdere circa 20 punti percentuali nel mese di giugno, ha reagito molto bene alla correzione ed attualmente si sta trovando in rafforzamento. Il prossimo target rialzista lo possiamo identificare in area 15,30, circa un 7,30% dalle attuali quotazioni, ma allo stesso tempo un eventuale stop loss andrebbe piazzato sotto 12,40 euro, più in basso di circa il 15% dai prezzi attuali e, come si può ben intuire, il rapporto rischio/beneficio non è assolutamente favorevole.

Per quanto riguarda, invece, TELECOM ITALIA, dopo l’ottima performance di ieri (+3,82% con volumi crescenti) l’interesse del mercato sul titolo delle telecomunicazioni italiane sembra esser tornato a buoni livelli, soprattutto dopo i recenti ribassi che hanno caratterizzato il corso delle quotazioni dal 16 maggio al 10 luglio. In termini operativi, se le quotazioni dovessero superare 0,8575, non vedrei difficoltà a tornare sui massimi precedenti in area 0,90-0,91.

A livello intermarket ci sono degli aspetti che vuole segnalarci in particolare? Quali sono gli asset da seguire con più attenzione in questa fase?

Personalmente sto seguendo molto il mercato immobiliare americano, che sta riprendendo vigore dopo una fase di debolezza temporanea. In particolar modo seguo l’ETF Vanguard Reit (cod. VNQ) che, recentemente, ha dato un segnale rialzista. Restando in tema di asset allocation del portafoglio resto posizionato, ormai da tempo, rialzista sull’equity USA e Europea (Dax) e, con buone probabilità, se i segnali saranno confermati entro la fine del mese, sto valutando un ingresso anche sull’obbligazionario a 7-10 anni.

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