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Btp virano in positivo su banche, rendimenti contrastati in aste Btp

MILANO (Reuters) - Dopo un'apertura pressoché piatta, in tarda mattinata il secondario italiano passa in territorio positivo, in linea con quasi tutto il settore europeo e in una seduta che ha visto il Tesoro collocare tutti gli 8,25 miliardi di euro nell'asta di Btp a tre, 7, 15 e 30 anni, con tassi contrastati.

In un clima in cui sembra essere tornata a prevalere la propensione per il rischio e in cui i governativi italiani sovraperformano quelli tedeschi, attorno alle 12,30 il differenziale di rendimento tra Btp e Bund sul tratto a 10 anni scende a 118 punti base dai 122 del finale di seduta e il tasso del decennale cala a 1,33% da 1,35%. Come nei giorni scorsi, il rimbalzo del secondario viaggia in parallelo a quello di Piazza Affari che in tarda mattinata sale del 3,5% sostenuta dai bancari.

Assegnato intanto l'importo massimo in Btp su quattro differenti scadenze, compreso il nuovo tre anni (aprile 2019) con tassi in rialzo nelle due scadenze più brevi e in calo nel segmento extra-lungo. Nel collocamento - a detta degli operatori "nel complesso soddisfacente e caratterizzato da una domanda abbastanza solida" - il tasso del 3 anni è salito a 0,05% da -0,05% di metà marzo e quello del 7 anni è passato a 0,82% da 0,79%. Per il 15 anni, il tasso è invece sceso a 1,71% da 1,84% di metà marzo, quando però era stato offerto il marzo 2032, mentre per il 30 anni il tasso è passato a 2,49% - minimo da marzo 2015 - da 2,758% del collocamento sindacato da 9 miliardi del 2 febbraio. Al netto delle commissioni, i tassi si sono attestati rispettivamente a 0,10%, 0,86%, 1,73% e 2,51%.

"In particolare, sul rialzo del rendimento del nuovo tre anni ha pesato lo spostamento di qualche mese della scadenza tra titolo nuovo e vecchio, l'incidenza del rialzo dei prezzi del greggio sulle aspettative di inflazione e da ultimo il fatto che l'emissione precedente si è svolta subito dopo il meeting Bce di marzo in un clima forse esageratamente positivo", commenta Vincenzo Longo, strategist di Ig.

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Attiva sul primario anche la Grecia che ha collocato 813 milioni in titoli di Stato a 3 mesi con un rendimento invariato a 2,70%.

Dal lato macro, da segnalare i numeri sulla produzione industriale della zona euro relativi a febbraio rivelatisi inferiori alle attese.