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Calenda: "Un fronte da Giorgetti a Bersani per Draghi premier anche dopo il 2023"

ROME, ITALY - 2021/10/01: Carlo Calenda, candidate for mayor of Rome speaks to supporters in Piazza del Popolo, before the closing rally of the electoral campaign for the municipal elections of 3 and 4 October 2021. (Photo by Vincenzo Nuzzolese/SOPA Images/LightRocket via Getty Images) (Photo: SOPA Images via Getty Images)
ROME, ITALY - 2021/10/01: Carlo Calenda, candidate for mayor of Rome speaks to supporters in Piazza del Popolo, before the closing rally of the electoral campaign for the municipal elections of 3 and 4 October 2021. (Photo by Vincenzo Nuzzolese/SOPA Images/LightRocket via Getty Images) (Photo: SOPA Images via Getty Images)

Lo schema “da Calenda a Conte” proposto da Enrico Letta non gli piace perché ”è vecchia politica”, ma soprattutto perché con il Movimento 5 stelle, che ormai ”è imploso”, non vuole avere nulla a che fare. Carlo Calenda dice al Pd che “con il grillismo non si può governare” e quindi l’obiettivo deve essere “andarsi a prendere i voti dell’Italia seria”.

In un’intervista a Repubblica, quindi, lo schema diventa “da Giorgetti a Bersani”, persone che già “governano insieme, e sono entrambi persone serie. Oggi la frattura passa su un crinale diverso dal passato, chi crede nella democrazia liberale e chi no. Letta è più vicino a Carfagna che alla Raggi”. “Porte aperte” anche a Matteo Renzi, “ma non alleandosi con Micciché e i 5 stelle, a seconda dei Comuni, mischiando politica e business”.

Il leader di Azione pensa a “una coalizione che crede nella democrazia liberale, nell’europeismo, pragmatica, competente. Una cosa che non può essere schiava dei tumulti di Raggi, Grillo, Salvini”, una maggioranza Ursula per Draghi premier anche dopo il 2023.

Questo articolo è originariamente apparso su L'HuffPost ed è stato aggiornato.