Catania, processo Gregoretti: chiesto il non luogo a procedere per Salvini
Il pm di Catania, Andrea Bonomo, ha ribadito la richiesta di non luogo a procedere nei confronti di Matteo Salvini, imputato per la vicenda dello sbarco dei 131 migranti della nave Gregoretti. L'ex ministro dell'Interno è accusato di sequestro di persona. Per il pm, però, "non ha violato alcuna delle convenzioni internazionali", le sue scelte sono state "condivise dal Governo" e la sua posizione "non integra gli estremi del reato di sequestro di persona". Appena saputa la notizia, Salvini ha commentato: "Sono contento, perché oggi la pubblica accusa ha detto che non c'è reato".
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Nella richiesta di archiviazione, la procura di Catania aveva scritto che "l'attesa di tre giorni non può considerarsi una illegittima privazione della 'libertà", anche perché le "limitazioni sono proseguite nell'hotspot di Pozzallo" e "manca un obbligo per lo Stato di uno sbarco immediato".
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Inoltre, il pm aveva osservato che "le direttive politiche erano cambiate" e dal 28 novembre il Viminale aveva espresso la volontà di assegnare il Pos e di "farlo in tempi brevi", giustificando "i tempi amministrativi" per attuare lo sbarco dei migranti "con la volontà del ministro Salvini di ottenere una ridistribuzione in sede europea".
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Sempre il pm aveva fatto notare che sulla nave "sono stati garantiti assistenza medica, viveri e beni di prima necessita'" e "lo sbarco immediato di malati e minorenni".
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"Ho rispettato le leggi nazionali e internazionali", ha detto Salvini soddisfatto, "abbiamo salvato vite, abbiamo risvegliato l'Europa, abbiamo restituito dignità e sicurezza all'Italia. Torno dai miei figli tranquillo".
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