Cina pronta a difendere propri interessi in vista di dazi Ue su Ev
PECHINO (Reuters) - La Cina adotterà tutte le misure necessarie per "tutelare con fermezza" i propri diritti e interessi legittimi dopo che il Financial Times ha scritto che la Commissione europea starebbe per ufficializzare dazi fino al 25% sui veicoli elettrici (Ev) importati dalla Cina.
Lo ha detto il ministero degli Esteri cinese.
Dopo un'indagine durata otto mesi, la Commissione dovrebbe comunicare alle case automobilistiche l'applicazione provvisoria di dazi aggiuntivi fino al 25% sui veicoli elettrici cinesi importati a partire dal mese prossimo.
Il crescente allarme per la sovracapacità industriale cinese che riempie l'Ue di prodotti a basso costo, tra cui i veicoli elettrici, sta aprendo un nuovo fronte nella guerra commerciale dell'Occidente con Pechino, iniziata con le tariffe di importazione di Washington nel 2018.
La politica commerciale dell'Ue sta diventando sempre più protettiva nei confronti delle ramificazioni globali del modello cinese incentrato sulla produzione e sul debito.
"Questa indagine antisovvenzioni è un tipico caso di protezionismo", ha detto Lin Jian, portavoce del ministero degli Esteri, in una conferenza stampa.
"Chiediamo all'Ue di rispettare il suo impegno a sostenere il libero scambio e a opporsi al protezionismo, e a lavorare con la Cina per salvaguardare la situazione generale della cooperazione economica e commerciale Cina-Ue".
"La Cina adotterà tutte le misure necessarie per tutelare con fermezza i propri diritti e interessi legittimi", ha detto.
Ieri la China Passenger Car Association ha definito "comprensibili" ipotetici dazi al 20% sui veicoli elettrici cinesi, dato che il settore automobilistico è un importante fornitore di lavoro in Europa.
(Tradotto da Laura Contemori, editing Stefano Bernabei)