Coronavirus, il rianimatore: "L'età media si sta abbassando"
L’età media dei pazienti ricoverati in terapia intensiva per coronavirus si sta abbassando: è l’allarme lanciato dal rianimatore dell’ospedale di Bergamo, Ivano Riva, in collegamento con lo studio di Piazzapulita su La7. Il trend, ha spiegato il medico, si è verificato in particolare “negli ultimi 7 giorni”.
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“Siamo diventati l’epicentro lombardo dell’infezione”, ha spiegato il medico di Bergamo e “la situazione è drammatica. Siamo partiti il 24 febbraio con la prima terapia intensiva che prevedeva 7 posti letto”. In seguito, “siamo passati a 16, 32, 48, domani passeremo a 70 posti letto”.
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"Nell'arco di due ore - ha spiegato il medico -, sistematicamente ogni giorno, andiamo incontro a diverse intubazioni orotracheali, perché sono pazienti che arrivano in pronto soccorso già compromessi, oppure abbiamo decine di pazienti positivi ricoverati in ospedale che peggiorano e vanno incontro a un peggioramento dell’insufficienza respiratoria per cui siamo costretti a procedere all'intubazione per poterli poi ventilare con il ventilatore automatico e quindi cercare di salvare loro la vita”.
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“È un immagine che sembra romanzesca, ma in realtà è così: ogni giorno abbiamo arrivi di pazienti e continui peggioramenti di pazienti. E la cosa preoccupante - ha evidenziato ancora Riva - è che ultimamente l'età media dei pazienti che giungono critici in terapia intensiva si sta drammaticamente abbassando”.
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“Abbiamo purtroppo pazienti sani, senza patologie, di 30, 40, 50 anni che vengono intubati e ricoverati in terapia intensiva. Quindi bisogna dire chiaramente che il coronavirus, purtroppo, attacca tutte le età. Non c'è più una limitazione e può dare polmoniti interstiziali gravissime a qualsiasi età".
A questo ritmo, a detta di Riva, “il sistema non potrà reggere molto a lungo”.
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