Coronavirus, prelato positivo a Santa Marta: tampone per il Papa
Anche il Vaticano è in apprensione per l’emergenza coronavirus che sta tenendo tutto il mondo col fiato sospeso. Dopo la notizia di ieri di un caso di positività a Casa Santa Marta, dove risiede anche il Papa, tutti i dipendenti della Segreteria di Stato che possono aver avuto contatti con il monsignore italiano ricoverato ora al Gemelli sono convocati per sottoporsi al tampone. Secondo quanto trapela anche il Santo Padre è stato sottoposto al test, ma ancora non si conosce l’esito.
Nonostante la paura di un possibile contagio, la giornata programmata di Papa Francesco si è tenuta senza alcun cambio o modifica. Secondo quanto reso noto dall’Ansa questa mattina Bergoglio ha celebrato regolarmente la messa a Santa Marta. Come sempre erano presenti i suoi tre segretari, l'assistente personale e le suore come da programma già svolto nei giorni precedenti.
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Successivamente il Papa ha proseguito con gli incontri di lavoro personali: ha visto mons. Giacomo Morandi, Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede, il card. Robert Sarah, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino, Mario Juan Bosco Cayota Zappettini, ambasciatore di Uruguay, in visita di congedo, Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant'Egidio.
Intanto i dipendenti vaticani stanno rispondendo alla chiamata e sono smistati per le procedure per il tampone nell'atrio della residenza di Santa Marta. Altri stanno facendo presente di essere già entrati in regime di isolamento. Il monsignore in servizio alla Segreteria di Stato, trovato ieri positivo al Coronavirus, è ricoverato al Columbus, la clinica gestita dal Policlinico Gemelli individuata come seconda struttura sanitaria Covid-19 a Roma oltre allo Spallanzani.