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Debolezza in Europa. Piazza Affari travolta dai bancari

Terza seduta consecutiva in rialzo per la piazza azionaria giapponese che dopo i progressi delle due sessioni precedenti quest'oggi si è accontenta di un frazionale incremento. L'indice Nikkei 225 ha terminato le contrattazioni con un lieve rialzo dello 0,08% malgrado la buona chiusura di ieri a Wall Street, frenato dall'apprezzamento dello yen che è tornato a guadagnare posizioni nei confronti del dollaro.

In rosso le Borse europee che da subito hanno mostrato debolezza, lasciando il posto alle vendite dopo il rialzo della vigilia. Il Ftse100 arretra dello 0,22%, mentre il Cac40 e il Dax30 scendono rispettivamente dello 0,54% e dello 0,93%.

Per oggi non sono previsti dati macro di rilievo nel Vecchio Continente e a frenare gli investitori sembra essere l'incertezza del petrolio che dopo il buon rialzo di ieri torna a perdere terreno in direzione dei 44 dollari al barile.

Più pesante il bilancio di Piazza Affari dove il Ftse Mib sta scivolando in direzione dei 17.600 punti con un ribasso dell'1,8%.
Tra le poche blue chips in controtendenza troviamo Leonardo-Finmeccanica (Londra: 0ONG.L - notizie) che sale del 3,47% beneficiando della promozione di JP Morgan, i cui analisti hanno migliorato il giudizio sul titolo da "neutral" ad "overweight", con un prezzo obiettivo in aumento da 12 a 13 euro.

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Molto bene anche Moncler che si apprezza di oltre il 3% dopo che il gruppo ha chiuso il primo trimestre con ricavi in crescita del 18% a 237,3 milioni di euro.
Sono preceduti dal segno più anche CNH Industrial e Prysmian (Amsterdam: PY6.AS - notizie) che avanzano dell'1,71% e dello 0,57%.

A zavorrare il mercato sono i titoli del settore bancario tra i quali fa eccezione solo Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) che mostra un lieve progresso dello 0,24%. L'istituto di Piazzetta Cuccia ha chiuso i primi nove mesi dell'esercizio in corso con un utile in calo del 5% a 465,6 miliardi di euro, mentre nel primo trimestre l'utile è quasi dimezzato.

Sotto scacco Banca Popolare di Milano (Milano: PMI.MI - notizie) e Banco Popolare (Amsterdam: PB8.AS - notizie) che vengono letteralmente affossati dalle vendite, cedendo rispettivamente l'8,8% e l'8,55% dopo la diffusione dei risultati del primo trimestre.
Male anche Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) e Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) che viaggiano in rosso di oltre il 4%, seguito da Banca Popolare dell'Emilia Romagna che accusa un ribasso del 3,6%, mentre Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) e Banca Monte Paschi scendono del 2,7% entrambi.

Da segnalare la negativa intonazione di Mediaset (Londra: 0NE1.L - notizie) che lascia sul parterre il 6,28% dopo che il gruppo ha archiviato il primo trimestre con ricavi netti in crescita da 718,5 a 786,1 milioni di euro.

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