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Fiat, per Commissione Ue trattamento fisco in Lussemburgo è aiuto

Il logo Fiat. REUTERS/Rebecca Cook (Reuters)

BRUXELLES (Reuters) - Secondo la Commissione Ue, il trattamento fiscale riservato dal Lussemburgo a Fiat costituisce aiuto di stato. In un'opinione preliminare pubblicata sul sito, relativo all'indagine sul trattamento fiscale agevolato in Lussemburgo a Fiat Finance and Trade (Fft), la Commissione spiega di avere dei dubbi sulla compatibilità dell'accordo con le regole del mercato interno Ue. Fft, si legge nel documento firmato da Joaquìn Almunia, è controllata al 40% da Fiat Spa e al 60% da Fiat Finance Spa, fornisce servizi di tesoreria e di finanziamento alle imprese del gruppo in Europa, Italia esclusa. Fft controlla il 100% di Ffna (che svolge gli stessi servizi negli Usa) e di Ffc (Canada). Analizzando i prezzi delle operazioni infragruppo, applicando i criteri di economicità e tenendo conto della disciplina sugli aiuti di stato, la Commissione conclude che il Lussemburgo, innanzitutto, ha fissato una sorta di piano fiscale invariabile per Fft che non corrisponde alla realtà economica; inoltre, Bruxelles "dubita che il calcolo del piano fiscale di Fft rifletta correttamente una remunerazione appropriata della concorrenza piena"; e ancora, non convince l'utilizzo dei mezzi propri, né il fattore di ponderazione dei rischi; infine, il rapporto in materia di prezzi dei trasferimenti approvato dalle autorità fiscali lussemburghesi "sembra contenere un errore per ciò che concerne i fabbisogni minimi di fondi propri previsti da Basilea II". In conclusione, la Commissione ritiene che il trattamento fiscale di Fft "non rispetti il principio di concorrenza piena", perché si traduce in un vantaggio per Fiat. Un vantaggio che si ripete ogni anno e che è selettivo. Allo stadio attuale dell'analisi, dunque, il trattamento fiscale in Lussemburgo riservato a via va considerato aiuto di stato, incompatibile con le regole del mercato interno. Il Lussemburgo ha un mese di tempo per fornire ulteriori informazioni, già richieste da Bruxelles nei mesi scorsi ma senza successo. Se non sarà il Lussemburgo a fornire le informazioni richieste, la Commissione potrà rivolgersi direttamente a Fft. Chiusa la fase preliminare, Bruxelles procederà con l'iter previsto dal Trattato di funzionamento dell'Ue e dal regolamento 659/1999: l'articolo 14 recita che, "nel caso di decisioni negative relative a casi di aiuti illegali, la Commissione adotta una decisione con la quale impone allo stato membro interessato di adottare tutte le misure necessarie per recuperare l'aiuto dal beneficiario... All'aiuto da recuperare ai sensi di una decisione di recupero si aggiungono gli interessi calcolati in base a un tasso adeguato stabilito dalla Commissione. Gli interessi decorrono dalla data in cui l'aiuto illegale è divenuto disponibile per il beneficiario, fino alla data di recupero". Fiat non ha voluto fare commenti. - Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia