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Fincantieri, AD: nascerà entità navale unica a controllo paritetico Italia-Francia

MILANO (Reuters) - Dall'alleanza tra Fincantieri e Naval Group nascerà un'entità unica, che a livello di holding vedrà Francia e Italia esercitare un controllo paritetico.

E' quanto spiegato dall'amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono in un'audizione al Senato.

"Alla fine dovremo fare un'unica società, dove i due governi hanno già stabilito che sarà partecipata pariteticamente, questo nella holding", ha spiegato Bono, lasciado intendere che sotto la holding l'alleanza potrebbe avere equilibri diversi a seconda del settore. In precedenza l'AD aveva spiegato che Fincantieri pesa molto di più nel civile mentre Naval Group è molto più grande rispetto alla parte navale militare di Fincantieri.

"La pariteticità non vuol dire 100%, ma che i due governi visto che mettono assieme una parte importante del militare hanno il co-controllo", ha precisato l'AD.

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A chi gli chiedeva se il modello a cui ci si ispira è quello di Stm, Bono ha risposto: "Personalmente ho in mente quello schema, è un meccanismo che funziona, una società come questa avrà bisogno dello Stato".

Bono ha poi spiegato che si attende una conclusione dell'operazione entro il 2018. L'esito del lavoro della commissione che sarà costituita per lavorare a un'intesa nel navale militare è, secondo gli accordi annunciati a settembre scorso, previsto entro giugno.

Sulle preoccupazioni per il ruolo di Leonardo in una tale operazione, l'AD ha spiegato che saranno i Paesi clienti a scegliere quali apparati montare sulle navi: se è scontato che l'Italia scelga i sistemi italiani e la Francia quelli francesi, nel caso di parti terze che scelgano i sistemi di uno dei due Paesi, sono previste delle "compensazioni".

Nel corso dell'audizione l'AD Bono è tornato sulla gara per le fregate in Australia, ribadendo che la società è "in buona posizione" e che si tratta di una commessa importante, da 25 miliardi di euro, che si svilupperà in trent'anni.

(Elisa Anzolin)

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