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Focus su Wall Street: Monster Beverage

Nata da umili origini, Monster Beverage (Berlino: 28524330.BE - notizie) (NASDAQ (Francoforte: 813516 - notizie) : MNST) si è specializzato in bevande che, pur se a base di soda come la concorrenza, offriva materie prime di qualità superiore. Qualche problema è arrivato con il cambio dei gusti dei consumatori i quali hanno iniziato a dare le preferenze a energy drink e succhi di frutta costringendo l'azienda ad un parallelo cambio di rotta. Il quarto trimestre reso noto mercoledì ha evidenziato risultati misti ma, di fondo, gli azionisti non hanno potuto fare a meno di notare una sostanziale decelerazione della crescita delle vendite quando invece ci si aspettava un aumento rispetto al 2017.

Il caso Monster

Come ricorda Dan Caplinger, risultati pubblicati del quarto trimestre non hanno confermato lo slancio positivo che la società aveva visto lo trimestre: le vendite nette sono aumentate del 7,5% a $ 810,4 milioni, scendendo ben al di sotto delle previsioni di consensus a $ 843 milioni. Se da un lato l'utile netto è salito del 16% a $ 201,3 milioni, i guadagni di $ 0,35 per azione sono stati inferiori a $ 0,37 per azione che le attese avevano fissato.

Sempre Caplinger ricorda che la riforma fiscale non ha avuto un grande impatto enorme sui numeri di Monster: la società ha registrato un addebito di 39,8 milioni di dollari a causa della rivalutazione delle attività fiscali e il rimpatrio obbligatorio degli utili all'estero ha comportato un costo minimo di 2,1 milioni di dollari. Guardando alle singole voci Monster Energy ha registrato una crescita del 7,6%, mentre i marchi di bevande energetiche provenienti da Coca-Cola (NYSE: KO) hanno visto un aumento del fatturato del 7,8%. Solo il business di American Fruits & Flavors ha faticato.

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Il futuro

Allargando la visuale, è apparsa interessante la crescita a livello internazionale con un aumento del 9% circa delle vendite a clienti al di fuori del mercato statunitense.

L'azienda si è adoperata per una strategia del taglio dei costi operativi, diminuiti del 4%, in gran parte perché la società non ha avuto spese ricorrenti legate alla risoluzione degli accordi di distribuzione, mentre le spese generali sono state leggermente superiori rispetto all'anno precedente. Per quanto riguarda il futuro, oltre al lancio di nuovi prodotti, in particolare sul mercato Usa con una bevanda a base di caffè ed una iperproteica, la società pensa di rivalutare alcuni mercati l'Argentina e la Bielorussia, rilanciando il marchio Energy in India, il tutto parallelamente alla volontà di conquistare nuove nicchie sul mercato interno: sono questi, secondo Caplinger, i punti forti che potrebbero far ritornare la fiducia degli investitori sul medio termine.

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