Greggio in lieve rialzo, nervosismo per stimolo Usa bilancia tagli produzione Opec+
LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio sono in leggero rialzo, con alcuni problemi nell'approvazione del pacchetto di misure di stimolo Usa e i casi di coronavirus in aumento che bilanciano i segnali rialzisti offerti da un maggior rispetto dell'accordo sui tagli alle forniture Opec+ e dalle attuali campagne vaccinali.
Alle 11,05 i futures sul Brent sono in rialzo di 23 centesimi, o lo 0,4%, a 56,12 dollari al barile, mentre i futures sul greggio Usa avanzano di 11 centesimi, o lo 0,2%, a 52,88 dollari al barile. Entrambi i contratti hanno guadagnato circa l'1% ieri e sono impostati per archiviare il terzo mese consecutivo in rialzo, vicini ai massimi di 11 mesi.
I Democratici Usa sono ancora impegnati a convincere i deputati Repubblicani della necessità di stimolo aggiuntivo, alimentando i dubbi su quando e in quale forma sarà approvato il pacchetto di stimoli.
Anche se negli Stati Uniti l'avanzata dei nuovi contagi è in rallentamento, i Paesi europei stanno implementando rigide limitazioni per contrastare la diffusione del coronavirus, mentre proseguono le vaccinazioni.
Tuttavia, ci sono altre zone del mondo in cui la domanda di petrolio resta ancora solida.
Nel mese di dicembre in India le importazioni di greggio sono aumentate ai massimi di oltre due anni, con l'allentamento delle misure di lockdown che ha incrementato l'attività economica.
Per quanto riguarda le forniture, l'impegno dell'Organizzazione dei Paese esportatori di petrolio e i loro alleati di implementare tagli alla produzione viene rispettato in media all'85% a gennaio, secondo Petro-Logistics. La cifra suggerisce che il gruppo ha migliorato la compliance relativamente ai tagli alla produzione.
Inoltre, la produzione nel giacimento kazako Tengiz, il secondo del Paese, è stata interrotta il 17 gennaio a causa di un'interruzione di corrente.
(Tradotto da Redazione Danzica, in redazione a Milano Sabina Suzzi, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)