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Greggio, prezzi vicini a massimi tre mesi su accordo commerciale Cina-Usa

Le bandiere di Stati Uniti e Cina viste a Pechino, Cina.

LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio restano vicini ai massimi degli ultimi tre mesi, sostenuti dall'annuncio della scorsa settimana di un accordo commerciale preliminare raggiunto da Cina e Stati Uniti.

Intorno alle 11,20 italiane, i futures sul Brent guadagnano 3 centesimi a 65,25 dollari al barile, mentre il greggio leggero Usa scambia in ribasso di 3 centesimi a 60,04 dollari al barile.

Stati Uniti e Cina hanno annunciato venerdì di aver raggiunto la "fase uno" dell'accordo che porterà alla riduzione di alcuni dazi Usa in cambio di ciò che funzionari statunitensi hanno definito un grande balzo negli acquisti da parte di Pechino di prodotti agricoli ed altri beni Usa.

L'accordo di venerdì ha anche scongiurato l'imposizione di nuovi dazi Usa su beni cinesi per 160 miliardi di dollari prevista per lo scorso fine settimana.

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Il rappresentante per il commercio degli Stati Uniti Robert Lighthizer ha detto ieri che l'intesa quasi raddoppierà le esportazioni Usa verso la Cina nei prossimi due anni e che l'accordo è stato "totalmente raggiunto", nonostante il testo debba ancora essere tradotto e rivisto.

I dati cinesi di oggi, che mostrano un'accelerazione oltre le attese della crescita della produzione industriale e delle vendite al dettaglio a novembre, hanno altresì sostenuto i prezzi del petrolio.

Gli investitori restano comunque cauti in vista delle previsioni di un ulteriore rallentamento della crescita dell'economia cinese il prossimo anno, con il governo che probabilmente fisserà l'obiettivo di crescita a circa il 6% nel 2020, rispetto al 6-6,5% di quest'anno.

In un quadro in cui la produzione petrolifera Usa è in aumento, le imprese energetiche hanno aperto nuovi impianti di trivellazione per la prima volta in otto settimane, nonostante si preveda un calo del numero totale di piattaforme Usa per la prima volta dal 2016.

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