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Idrogeno, fino a 1,5 mld per nuovo elettrolizzatore in piani governo - fonti

Il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi

di Stephen Jewkes e Giuseppe Fonte

MILANO (Reuters) - Il governo punta a generare investimenti totali fino a 1,5 miliardi di euro per costruire un impianto elettrolizzatore da 1 gigawatt l'anno a partire dal 2025, nell'ambito di un più ampio progetto che mira a dotare l'Italia di un importante centro europeo per la produzione di idrogeno verde.

I fondi europei destinati all'impianto ammontano ad un massimo di 450 milioni, stando alle 'schede progetto' che l'Italia ha presentato a Bruxelles assieme al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

Ma l'intenzione, spiega una fonte governativa direttamente impegnata nel dossier, è raggiungere un totale compreso tra 1,1 e 1,5 miliardi di euro, sommando contributo pubblico e investimenti di aziende private.

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Non si può ancora parlare di trattative vere e proprie con le società potenzialmente interessate, perché la priorità in questa fase è procedere con le gare necessarie ad accrescere la capacità di energia da fonti rinnovabili, cercando di costruire anche in Italia una filiera dell'idrogeno.

Prodotto principalmente da carburanti fossili, in particolare dal gas naturale, l'idrogeno rappresenta infatti circa l'1% del consumo energetico nazionale.

L'obiettivo è favorire la transizione all'elettrolisi usando energia rinnovabile per estrarre l'idrogeno dall'acqua, in un processo a zero emissioni di Co2 che implica però costi molto elevati.

Le economie di scala sono pertanto essenziali e, sebbene non ci siano ancora decisioni definitive, l'Italia punta preferibilmente sulla costruzione di un unico grande elettrolizzatore, spiega la fonte.

Nei piani del governo, il mercato dell'idrogeno dovrebbe portare all'installazione in Italia di circa 5 gigawatt di capacità di elettrolisi entro il 2030.

La costruzione dell'impianto richiederà quattro anni a partire dal 2022, avvalendosi di uno o più siti industriali in disuso, preferibilmente ancora connessi alla rete elettrica.

Una seconda fonte spiega che il governo punta su un grande partenariato pubblico-privato. Snam e Italgas, già interessate alla crescita delle loro rispettive attività d'idrogeno, potrebbero entrare in partita.

Nel complesso, l'esecutivo vuole installare entro il 2030 circa 70 gigawatt (GW) di nuova capacità da energia rinnovabile.

Snam, che gestisce oltre 40.000 chilometri di reti di trasporto gas, è interessata alla distribuzione di idrogeno verde in Europa tramite i propri gasdotti.

Anche gli altri stati membri europei si stanno posizionando. La Germania ha stanziato circa 9 miliardi per l'idrogeno verde.

(Tradotto a Danzica da Enrico Sciacovelli, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)