INTERVISTA - Tap fiduciosa di attivare gasdotto a inizio 2020
MILANO (Reuters) - L'oleodotto Trans Adriatic Pipeline (Tap), che porta il gas dall'Azerbaijan all'Europa, sarà attivo nel primo trimestre 2020, nonostante le proteste contro il progetto da 4,5 miliardi.
"Siamo sulla buona strada per riuscire a iniziare la consegna del gas nel primo trimestre del 2020", ha detto il presidente di Tap, Walter Peeraer, in un'intervista a Reuters.
Tap, parte finale del Southern Gas Corridor, è pensato per portare fino a 10 miliardi di metri cubi di gas dal giacimento azero di Shah Deniz II a San Foca, in Puglia, entro il 2020. Ma l'opposizione del consiglio comunale del paese, dell'autorità regionale e gli scontri tra i "No-Tap" e la polizia, hanno innescato timori che il progetto possa subire dei ritardi o che il tracciato del gasdotto possa essere modificato.
"L'impegno che ci siamo presi è quello di trasportare circa 8-10 miliardi di metri cubi sulle spiagge italiane. Ritracciare la strada attraverso l'Albania non è un'opzione, non c'è un piano B", ha aggiunto il presidente della società.
Peeraer ha detto che la capacità del TAP sarà aumentata se ci saranno manifestazioni di interesse da un numero sufficiente di soggetti, ma che ancora non sono in corso discussioni.
"E' prematuro dire se Gazprom potrebbe utilizzare parte della capacità", ha spiegato.
A inizio anno il vicepresidente di Gazprom, Alexander Medvedev, ha detto che la società stava valutando se chiedere l'utilizzo del gasdotto.
(Stephen Jewkes)
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