Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • FTSE MIB

    34.657,35
    +318,03 (+0,93%)
     
  • Dow Jones

    39.512,84
    +125,08 (+0,32%)
     
  • Nasdaq

    16.340,87
    -5,40 (-0,03%)
     
  • Nikkei 225

    38.229,11
    +155,13 (+0,41%)
     
  • Petrolio

    78,20
    -1,06 (-1,34%)
     
  • Bitcoin EUR

    56.456,39
    -2.265,82 (-3,86%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.257,86
    -100,15 (-7,38%)
     
  • Oro

    2.366,90
    +26,60 (+1,14%)
     
  • EUR/USD

    1,0772
    -0,0012 (-0,11%)
     
  • S&P 500

    5.222,68
    +8,60 (+0,16%)
     
  • HANG SENG

    18.963,68
    +425,87 (+2,30%)
     
  • Euro Stoxx 50

    5.085,08
    +30,67 (+0,61%)
     
  • EUR/GBP

    0,8601
    -0,0007 (-0,08%)
     
  • EUR/CHF

    0,9760
    -0,0005 (-0,05%)
     
  • EUR/CAD

    1,4718
    -0,0026 (-0,17%)
     

Italia, Fmi: debito sostenibile ma soggetto a rischi significativi

Il simbolo del Fondo monetario internazionale a Washington. REUTERS/Yuri Gripas

MILANO (Reuters) - Nelle condizioni attuali il debito pubblico italiano è sostenibile, ma rimane soggetto a rischi significativi.

In una sezione specificamente dedicata al tema il Fondo Monetario Internazionale, nell'ambito del rapporto annuale 'Article IV', evidenzia che la dimensione del debito lo espone a rischi soprattutto nel caso di un prolungato periodo di stagnazione e bassa inflazione.

Nel caso di shock macroeconomici le conseguenze sarebbero molto pesanti.

Lo stress test Fmi sul debito italiano evidenzia che un calo del Pil dell'1,2% nel 2016 e nel 2017 spingerebbe rapidamente il debito pubblico a toccare il 145% del Pil.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

Più modesto l'impatto in caso di pressione sui tassi di interesse. Con uno spread di 200 punti base superiore a quello attuale i maggiori tassi ridurrebbero la crescita con il risultato di un debito/pil ancora al 130% nel 2020.

All'opposto lo scenario in cui l'Italia applica appieno la ricetta stringente del Fondo composta da riforme strutturali, privatizzazioni annue per l'1% del Pil, bilancio pubblico alleggerito da meno spesa corrente e da meno tasse su capitale e lavoro. In questo caso maggior crescita e riduzione dei tassi di interesse spingerebbero il debito/Pil al 112% nel 2020.

Nel mezzo la valutazione attuale di Washington che riflette rischi bilanciati. Le stime diffuse oggi, infatti, vanno nella direzione di un calo progressivo del debito/Pil - dal 133,3% del 2015 al 122,9% del 2020 - sostenuto da una crescita del Pil di almeno l'1% a partire dal 2016. Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia