Janet Yellen ha fatto sprofondare Bitcoin? Forse solo take profit opportunistico
Che Janet Yellen, segretaria al Tesoro dell’amministrazione USA di Joe Biden, non fosse amica delle criptovalute lo aveva già fatto capire durante il suo primo discorso al Congresso.
Ma questa volta le sue parole hanno trovato una più vasta eco, sponsorizzate in tutto il globo anche dai quotidiani economici e non che, diciamocelo, non fanno certo il tifo per le criptovalute.
La Yellen ha detto che le criptovalute come il bitcoin sono asset inefficienti nel condurre transazioni e che sono altamente speculative.
Ora, forse la Yellen non ha mai avuto bisogno nella sua vita di fare un bonifico internazionale o di spostare denaro da un capo all’altro del mondo e quindi non sa (ma secondo me finge) che un bonifico internazionale costa anche 25-30 dollari e più, a cui spesso si aggiungono ulteriori commissioni se va poi effettuato il cambio valutario.
Queste sue parole, secondo alcuni analisti, hanno comunque portato alla caduta del bitcoin che ha trascinato con sé il resto dei crypto asset.
Ma secondo altri anche le parole dei giorni scorsi di Elon Musk, il quale aveva argomentato su Twitter che anche secondo lui bitcoin ed ethereum hanno un prezzo alto, avrebbero causato poi il crollo del prezzo sceso sotto i 46 mila USD.
Come stanno davvero le cose
Come spiega il Coindesk, non sono le notizie ad aver fatto crollare il prezzo del bitcoin che attualmente viaggia sui 50 mila USD ed è in risalita del +1,115, ma il fatto che in breve tempo abbia fatto una veloce, troppo veloce corsa verso l’altro.
Le prese di profitto sono quindi, quasi naturali. Era già avvenuto a gennaio dopo l’impressionante rally da 29 mila USD a 40 mila USD.
Il mercato delle criptovalute è in netta ripresa quest’oggi dopo quello che possiamo definire un “take profit time”.
Binance coin (BNB) è di nuovo in positivo del +12,35%, ether (ETH) è in positivo del +4,91% e polkadot (DOT) guadagna quest’oggi il +4%.
Le criptovalute sono speculative, questo è vero
Chi segue il settore delle criptovalute da qualche anno, è consapevole che si tratta di una classe di attività speculativa. Questo è vero, ma è anche vero che essendo un settore abbastanza recente, non vi è tutta quella liquidità che si trova in mercati già più rodati e consolidati.
Nel comparto delle criptovalute 100 BTC venduti possono quindi fare la differenza e innescare dei movimenti di prezzo verso il basso significativi.
Tuttavia la notizia che Square ha comprato ulteriori 170 milioni di dollari in bitcoin non fa altro che confermare l’opportunità che alcuni investitori hanno colto da questo “take profit time”.
Chi ha venduto per incassare profitti, ha probabilmente anche comprato successivamente ed a un prezzo più conveniente.
L’esempio di Square è chiaro, l’annuncio dell’acquisto è avvenuto giusto ieri sulla caduta del prezzo di BTC. Hanno comprato 3.318 bitcoin, che si sono così aggiunti ai 50 milioni di investimento fatti a dicembre 2020. Hanno cioè investito quasi il quadruplo di fondi rispetto a dicembre.
Con buona pace di Janet Yellen.
This article was originally posted on FX Empire
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