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Lo shot più costoso al mondo

Il cognac servito a Londra è ​​stato scoperto nelle cantine di Jean Fillioux e si ritiene che sia la prima miscela creata dal maestro nel 1894.
Il cognac servito a Londra è ​​stato scoperto nelle cantine di Jean Fillioux e si ritiene che sia la prima miscela creata dal maestro nel 1894.

Uno shot d’alcol da record del mondo. E’ quello che si è gustata Ranjeeta Dutt McGroarty giovedì sera al London’s Hyde Kensington bar. Uno shot di cognac da capogiro, non tanto per la gradazione alcolica, quanto per il prezzo. La donna, infatti, ha pagato 40 ml di cognac la bellezza di 10.014 sterline, cioè circa 11.455 euro.

No, non è un errore di battitura né è stato un errore del barista quando ha emesso lo scontrino. Perché Ranjeeta Dutt McGroarty fondatrice del Trinity Natural Gas in India, era ben conscia di quello che avrebbe speso, e lo ha fatto volontariamente. Perché? Perché in quello shottino c’era il cognac Rome de Bellegarde, e per la precisione il più antico cognac al mondo.

“La vita è provare cose nuove e superare i confini” ha dichiarato Ranjeeta al barista che le ha servito il cognac alla presenza di un responsabile del Guinness dei Primati. Sì, perché la bevuta è da record, con il vecchio record che apparteneva a una bottiglia di 1858 Cuvée Leonie, il cui shot era stato servito a Hong Kong il 9 novembre 2016 all’Inter Continental a un prezzo di poco meno di 10mila euro.

Il cognac servito a Londra è ​​stato scoperto nelle cantine di Jean Fillioux e si ritiene che sia la prima miscela creata dal maestro nel 1894. Il cognàc è un’acquavite francese tutelata da una Appellation d’origine contrôlée (AOC), ricavata dalla distillazione di vino bianco. Si produce solo nei dipartimenti della Charente e della Charente Marittima nell’ovest della Francia, ed una piccola porzione della Dordogna e del dipartimento delle Deux-Sèvres; il distillato prende il nome dalla città che tradizionalmente è stata la sede principale del suo commercio, Cognac. Il cognac in commercio si classifica secondo il grado di invecchiamento con alcune sigle di uso tradizionale; si compone quasi sempre di una miscela di acquaviti di annate diverse.